«Basta inutili allarmismi, in contrada Seggio non esiste alcun allarme ambientale». Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale di Rossano, dopo le critiche sollevate dal Movimento Terra e Popolo (qui l’articolo), che denunciava una preoccupante situazione di degrado ambientale in contrada Seggio.
«Nella giornata di giovedì 22 maggio – fa sapere il comune di Rossano mediante una nota stampa – giunge agli uffici la segnalazione di una fuoriuscita di liquami in contrada Seggio. Immediato l’intervento di tecnici e operai della manutenzione che provvedono a spegnere l’impianto di sollevamento e a individuare l’origine del guasto, dovuto ad una falla sulla condotta. La stessa che è stata, poi, la causa dello sversamento di liquame nell’area circostante. Per ovvi motivi igienico-sanitari si programmano gli interventi per il successivo venerdì 23 maggio, con la riparazione del guasto e la bonifica della zona interessata. Martedì 27 maggio, alle ore 7.00, ennesimo sopralluogo degli uffici per verificare gli effetti dei lavori. Le foto (allegate al comunicato inviato dall’amministrazione ndr), scattate appena 15 ore dopo la denuncia del movimento Terra e Popolo parlano chiaro: il terreno, che era stato invaso dai liquami, non solo era pulito quanto asciutto. Da ciò si può desumere facilmente e in modo obiettivo che le attività di ripristino della condotta fognaria e la contemporanea aspirazione meccanica della acque nere, sono stati eseguiti celermente e che le foto apparse su blog e quotidiani risalgono alle ore appena successive al guasto. Del resto, l’acqua fuoriuscita dalle condotte come si sarebbe potuta asciugare così velocemente, considerati anche i tassi di umidità e le precipitazioni dell’ultimo weekend, se non ci fosse stata un’attività di bonifica? Dunque – si legge nella parte conclusiva della nota – quello che è stato dipinto catastroficamente come l’ennesimo allarme ambientale, effetto di chissà quale incapacità amministrativa, altro non è che un normale disagio al quale gli uffici comunali hanno posto subito rimedio».
Pasqualino Bruno