Rossano, i 5 stelle scrivono alla Provincia. «Al centro per l’impiego scomparse le postazioni informatiche»
Ripristino delle postazioni internet e del tutor presso il centro per l’impiego di Rossano. Sono queste le richieste elencate dal Movimento 5 Stelle della città bizantina in una missiva inviata al Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliviero, al dirigente del settore mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, Luigi Novellis, all’Assessore alle politiche del lavoro, Giuseppe Giudiceandrea e allo stesso responsabile del centro per l’impiego di Rossano, Antonio Cerenzia.
«Nel 2007 – si legge nella premessa fatta dal Movimento 5 Stelle rossanese – con una delibera, la Provincia di Cosenza stanzia diverse migliaia di euro al fine di fornire i Centro per l’impiego di cinque postazioni informatiche e di un tutor per favorire la ricerca di lavoro. Nel 2009, a seguito di alcuni lavori presso il C.I.P. di Rossano, il servizio viene improvvisamente interrotto».
Nella missiva inviata, i pentastellati della città bizantina fanno presente che «Da sopralluogo effettuato nei giorni scorsi presso gli uffici del Centro per l’impiego di Rossano, risulta essere presente solo una delle cinque postazioni informatiche e quest’ultima, anche se presente nell’ufficio, risulta non funzionante da ben 5 anni. La situazione descritta compromette il buon funzionamento dell’ufficio e il ruolo stesso del centro per l’impiego quale garante di servizi in materia di lavoro e promotore di azioni informative e di intermediazione per il lavoro in favore dei cittadini e del territorio».
«Il Movimento 5 stelle di Rossano – si legge nella parte finale della lettera – facendosi portavoce delle lamentele di numerosi cittadini, chiede di avviare con immediatezza tutte le procedure volte a porre rimedio alla situazione di grave disservizio presente presso gli uffici del Centro per l’impiego di Rossano, a causa della mancanza delle postazioni informatiche rivolte ai cittadini, che vengono privati in tal modo del diritto di usufruire dei servizi loro rivolti. Si chiede di verificare quale fine abbiamo fatto le attrezzature informatiche, che dovevano costituire le postazioni Internet e che di fatto non risultano presenti».
Pasqualino Bruno