Visita del santo Padre: pronta una task-force sanitaria composta da ben 280 medici in grado di fronteggiare le emergenze sanitarie prevedibili in occasioni come queste, in cui è previsto l’ammassamento di decine e decine di migliaia di pellegrini provenienti dal tutta la regione, ansiosi di vedere Papa Francesco di persona. La sta organizzando, impegnando un ingente quantitativo di uomini e mezzi, l’Azienda Sanitaria di Cosenza che avrà così l’opportunità di dimostrare quell’efficienza organizzativa che spesso non riesce invece a garantire nella gestione quotidiana della sanità territoriale. Il compito di pianificare tutto l’apparato sanitario è toccato al dottor Riccardo Borselli direttore della Centrale Operativa del 118 di Cosenza che da giorni si occupa di mettere in campo tutte le risorse, sia di uomini che di mezzi, per assicurare l’assistenza sanitaria a tanta gente. Non si conosce ancora la stima delle presenze. Finora sono stati richiesti dalle parrocchie oltre 80mila pass. Quello che è certo invece è che ci saranno temperature elevate e quindi il rischio di prolungata esposizione al sole, per di più in un orario in cui il sole picchia più forte. Gli stessi organizzatori hanno approntato una sorta di vademecum per i pellegrini in cui, oltre al pass di ingresso, avvisano che è possibile accedere all’area interessata solo dalle 11.00 alle 15.00 e raccomandano di portare con sé un cappello o un ombrello parasole, crema protettiva solare, spray antizanzare, acqua in abbondanza, integratori, bustine di zucchero e raccomandano di indossare vestiti colorati e scarpe comode.
Nella task-force sanitaria saranno impegnati, come si diceva, circa 280 medici tra cui figureranno tutte le figure professionali, sia mediche che paramediche: primari, specialisti, anestesisti-rianimatori, medici di base ed i medici dei 118 di Cassano Jonio, Trebisacce, Castrovillari, Corigliano, Rossano, Cariati. Oltre all’affiancamento delle associazioni di volontariato Misericordia e Croce Rossa, è stato inoltre previsto l’allestimento di ben 4 presìdi medici (un ospedale e tre postazioni di pronto intervento) da campo per interventi di emergenza eseguibili sul posto. Per il trasferimento dei pazienti negli ospedali-spoke è prevista la presenza di una serie di ambulanze medicalizzate, sia pubbliche che private, mentre un’eli-ambulanza del 118 stazionerà stabilmente sul posto per fronteggiare i casi più gravi. Oltre a questa enorme task-force presente sul posto, per quel giorno è stato previsto il potenziamento del personale nei Pronto Soccorso degli ospedali-spoke di tutta la Provincia e gli stessi CAPT, tra cui quello di Trebisacce, saranno presenziati da più figure sanitarie. Oltre all’emergenza ordinaria che certamente non mancherà, l’Asp ha previsto di dover fronteggiare anche l’emergenza sanitaria straordinaria di cui tutti comunque si augurano non ci sia bisogno.
Pino La Rocca