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Ospedale Castrovillari, Gallo contro Scarpelli. «Il dg dell’Asp scarica sui medici errori gestionali»

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«E’ in corso un vergognoso scaricabarile: si cerca di nascondere, addossandole ad altri, le responsabilità dei propri errori».  Pensieri e parole sono del consigliere regionale Gianluca Gallo, presidente della Quarta commissione consiliare, che ha contestato le motivazioni addotte nel corso di una conferenza stampa dal direttore generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, a giustificazione del funzionamento a singhiozzo del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Castrovillari. «Ritenere, come fa Scarpelli, che ogni problema sia legato al presunto assenteismo dei medici – ha osservato il consigliere regionale dell’Udc – è mera demagogia: se qualcuno non fa il proprio dovere, è giusto sia perseguito a termini di legge, ma questo non basta a spiegare le tante, troppe deficienze che ormai da tempo caratterizzano il sistema sanitario cosentino». Gallo, ha poi aggiunto, accendendo i riflettori sul nosocomio castrovillarese: «Quello di Castrovillari è stato concepito come un ospedale hub. Dunque, un centro d’eccellenza. Per questo, in nome della qualità, tanti presìdi ospedalieri attivi in paesi vicini sono stati soppressi o riconvertiti. Eppure, in quell’ospedale, e non certo per colpa di medici e personale infermieristico, che anzi sopperiscono a tante carenze altrui con impegno e dedizione, molte cose non vanno». Ginecologia, ad esempio: «Non si riesce a garantire la necessaria attività assistenziale in un punto nascita fa registrare più di 800 parti l’anno. Questo anche perché, ad esempio, nel 2012 sono stati trasferiti a Cosenza due medici assunti a tempo determinato». E poi Ortopedia, «alla quale Scarpelli non ha dedicato neppure un accenno – ha sottolineato Gallo – ma che da settimane vive giorni difficili ed è in pratica inattiva a seguito del pensionamento e trasferimento di alcuni medici mai sostituiti. Eppure, già da due anni si sapeva quale situazione si sarebbe determinata col pensionamento del primario e col prossimo collocamento a riposo del suo vice».

L’esponente dell’Udc ha poi concluso: «In genere, ogni qual volta si intende procedere allo smembramento o al depotenziamento di una struttura sanitaria si inizia così, smontandola a pezzi. Voglio sforzarmi di credere che non sia questo il reale intento del direttore generale. Per questo, pubblicamente, gli chiedo di tornare a fare il suo lavoro. Di denunciare all’autorità giudiziaria gli assenteisti, se ve ne sono, ma anche di esercitare in pieno e fino in fondo il suo mandato, procedendo ad un’immediata riorganizzazione del personale che consenta, attraverso l’individuazione delle figure professionali necessarie, di garantire l’efficienza di ogni Reparto dell’ospedale castrovillarese. Nei mesi passati più volte, anche attraverso interpellanze consiliari e con una fitta serie di missive, abbiamo sollecitato l’adozione degli opportuni rimedi. La pazienza è finita. Attendiamo risposte e fatti concreti a breve. Bisogna invertire la rotta: il diritto alla salute non ammette distrazioni né, men che meno, giochi di prestigio».

Pasqualino Bruno

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