Regionali, da Trebisacce spingono per Primarie in casa Pd con Oliverio candidato
«La Calabria deve essere amministrata dai calabresi e non da oriundi che favoleggiano un ritorno alle radici. Magorno, segretario regionale del PD, assuma la responsabilità di far celebrare le Primarie per la scelta del candidato-presidente della Regione, invitando i vari messìa a restarsene in Parlamento e a svolgere con impegno e competenza il ruolo che già ricoprono. La Calabria ed i calabresi vogliono sentirsi liberi di scegliere la propria classe politica dirigente». E’ l’appello che torna a lanciare per controbattere le voci di possibili candidature calate dall’alto, Remo Antonio Spatola già vice-sindaco di Trebisacce e attuale componente della direzione provinciale del PD. Spatola, a nome di tanti altri iscritti del partito, sostiene da tempo la candidatura di Mario Oliverio perché secondo lui, amministrando per 10 anni la Provincia di Cosenza, ha dato prova di grande competenza oltre che di autorevolezza e rigore morale.
«La libertà – ha scritto Remo Spatola – è un bene prezioso che i democratici calabresi non possono e non vogliono regalare a Matteo Renzi ed ai renziani dell’ultima ora. Perciò – ha aggiunto – nel corso dell’assemblea regionale del Partito Democratico in programma nella giornata odierna si sancisca finalmente la scelta più democratica delle Primarie per dare la possibilità ai calabresi di poter scegliere liberamente e di non subire, come spesso è accaduto in passato, volontà coercitive di una piccola consorteria romana. Mario Oliverio – secondo l’architetto Spatola – è il solo candidato unitario che può condurre il centro-sinistra calabrese alla vittoria elettorale. Senza le Primarie si rischia il fallimento del centro-sinistra calabrese e dell’intero Partito Democratico». Poi lo stesso Spatola ricorda che Matteo Renzi è un fautore accanito delle primarie quale strumento di legittimazione popolare. «Non si capisce – commenta l’ex vice-sindaco – perchè il nostro renziano calabrese (Magorno) non voglia capirne l’importanza e la necessità. Sorge il sospetto, – aggiunge Remo Spatola – che l’on. Mario Oliverio sia un personaggio scomodo ad alcuni, i quali potrebbero non trovare molto spazio nella vita politica regionale. O semplicemente hanno capito che Mario Oliverio vincerebbe le Primarie a mani basse. Basta contumelie e inutili ipocrisie, dunque, si facciano le Primarie e – conclude l’esponente del PD – si consenta ai democratici calabresi di scegliere liberamente il proprio candidato: ogni altra soluzione pasticciata rischierebbe di regalare la Regione ad un centro-destra ormai allo sbando. Responsabilità, questa, che noi non vogliamo avere».
Pino La Rocca