Trebisacce, sindaco tranquillizza bagnanti sulle bollicine in mare
Le bollicine che compaiono periodicamente sulla superficie del mare e che i “bagnanti” scambiano per tracce organiche, non sono da considerare forme di inquinamento, ma sarebbero il frutto di un processo chimico dovuto all’innalzamento delle temperatura del mare che provocherebbe l’atrofizzazione delle alghe. Lo sostiene il sindaco di Trebisacce Francesco Mundo in una nota proveniente dal palazzo con la quale, a suo dire, intende smentire le insinuazioni autolesionistiche apparse sulla stampa nei giorni scorsi e rassicurare i “bagnanti” che il mare di Trebisacce è effettivamente da “Bandiera Blu”.
«Le bolle che compaiono in alcuni giorni sulla superficie del mare – scrive il sindaco di Trebisacce – non sono forme di inquinamento ma sono il risultato di un processo naturale dovuto all’ipossia (mancanza di ossigeno) delle acque provocato dall’innalzamento della temperatura, che fa in modo che i batteri presenti negli strati superficiali del mare proliferino rilasciando odori e bollicine. Tutto questo – aggiunge l’avvocato Mundo – crea una carenza di ossigeno nel mare che porta alla comparsa di quelle bollicine che possono sembrare “schiuma” da inquinamento, ma che invece sono, almeno secondo quanto sostengono gli esperti, il risultato di un naturale processo biologico, come del resto è stato confermato più volte, e ripetuto l’ultima volta il 14 giugno scorso, anche a Trebisacce, dai dirigenti dell’Arpacal».
Oltre alle alghe il primo cittadino di Trebisacce, in relazione alle stesse alghe ed alle chiazze scure che le correnti trascinano sulla superficie dell’acqua lungo il litorale, chiama in causa «i pescherecci (non di Trebisacce ma di altre marinerie) che, esercitando la pesca a strascico lungo il litorale durante la notte, rimuovono dai fondali marini i residui che si accumulano sui fondali. E’ per questo – ha aggiunto il sindaco Mundo – che abbiamo provveduto alle relative denunce agli organi competenti per richiedere gli opportuni interventi». Riguardo al funzionamento del depuratore comunale, il sindaco ribadisce che «l’impianto funziona regolarmente e che, nonostante i problemi finanziari, si sta provvedendo alla rimozione dei fanghi attivi accumulati che comunque non incidono sulla depurazione delle acque reflue, tanto è vero – aggiunge il primo cittadino – che le analisi che l’Arpacal effettua periodicamente mediante gli opportuni prelievi, e che sono consultabili anche presso gli stabilimenti balneari, ad oggi non hanno presentato alcuna forma di inquinamento: i valori risultano infatti inferiori ai limiti fissati. Infine, – conclude il sindaco Francesco Mundo – proprio a conferma della particolare attenzione verso l’ambiente e il mare, proprio nei giorni scorsi è stato rimodulato e approvato il nuovo progetto per il rifacimento del collettore fognario per circa 1milione di euro, per il quale sarà indetta, a breve, la relativa gara di appalto».
Pino La Rocca
Da avvocato Antonio Angiò. (Alessandria del Carretto)
Ringrazio il sindaco per averci tranquillizzatti sul fenomeno delle bollicine in mare, se ho capito bene il fenomeno è simile a quando pisci sulla paglia e fa la schiuma. Abbracci il tuo Antonio.