Si sono vissuti momenti di tensione, nella mattinata di lunedì 21 luglio 2014, dinanzi alla sede INPS di Rossano centro per la protesta di numerosi braccianti agricoli dell’intera Sibaritide che, a gran voce, hanno rivendicato i propri diritti. Da diversi mesi, a causa di alcune cooperative fantasma, sono stati bloccati gli assegni per quanto riguarda l’indennità di malattia e disoccupazione ai lavoratori impegnati, durante tutto il periodo invernale, alla raccolta di olive e agrumi. I manifestanti, dopo questa decisione, hanno chiesto un incontro con il Direttore dell’INPS di Rossano e con il Ministro del Lavoro, affinché si faccia piena luce sulla vicenda e che venga riconosciuto il trattamento economico a quanti hanno lavorato direttamente sul campo, al fine di ottenere gli assegni dovuti. Alla manifestazione di protesta, indetta dal Movimento “Raggio di Sole” presieduto da Giovanni Petrelli (imprenditore agricolo della zona), hanno preso parte numerosi braccianti agricoli che, fin dalle prime ore dell’alba, sono arrivati nella città bizantina, a bordo di furgoni, per rivendicare i propri diritti dinanzi all’INPS di Rossano. Eccellente il servizio d’ordine, coordinato dal Vice-Questore aggiunto Raffaele De Marco, formato da numerosi agenti della Polizia di Stato, oltre dai militari dell’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, i quali hanno garantito il regolare svolgimento della manifestazione di protesta in cui, nonostante gli animi esagitati di molti lavoratori, non si sono registrati incidenti sul posto. I braccianti agricoli, in base alle dichiarazioni rilasciate da Giovanni Petrelli, continueranno a presiedere, ogni giorno, la sede INPS di Rossano per rivendicare i propri diritti ed ottenere, allo stesso tempo, gli assegni di disoccupazione e malattia bloccati da diverse settimane. Una vicenda triste che, purtroppo, ha portato alla totale disperazioni molti lavoratori costretti a vivere senza il sussidio dovuto. Petrelli, impegnato in prima linea nel portare avanti questa battaglia in difesa dei lavoratori, lancia un appello alle istituzioni locali e regionali, affinché questi possano farsi carico di tale problematica.
Antonio Le Fosse