Nuova Ss 106. «L’inizio dei lavori potrebbe slittare ancora»
«Non è affatto scontato che l’inizio dei lavori del 3° Megalotto della S.S. 106 (da Sibari a Roseto) avvenga entro il 2015. Per iniziare i lavori entro il prossimo anno é necessario prima di tutto realizzare il progetto esecutivo che al momento non c’è ed i tempi tecnici per la sua redazione durano almeno 6 mesi». Lo sostiene l’ingegnere Fabio Pugliese presidente dell’associazione onlus “Basta vittime sulla S.S. 106”, in contraddittorio con le dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici Gentile il quale ha parlato di un progetto esecutivo già pronto, quindi del sicuro starter dei lavori entro il 2015 e della imminente ricaduta occupazionale di oltre 1.000 posti di lavoro per 10 anni. Pugliese, dimostrando di disporre di informazioni di prima mano presso il Ministero e presso l’Anas, dopo aver speso parole di elogio per il lavoro svolto finora dall’assessore Gentile rispetto ad altri che secondo lui “hanno remato contro”, ha fatto presente che il progetto esecutivo al momento non c’è e che c’è il rischio che i tempi si allunghino perché il progetto «è stato ripubblicato per ulteriori integrazioni, contravvenendo peraltro – aggiunge testualmente Pugliese apprezzando comunque la grande trasparenza che ha caratterizzato finora tutto l’iter procedurale – a quanto stabilito nella recente Conferenza dei Servizi.
Ovviamente, aggiunge l’autore del libro-inchiesta sulla S.S. 106 intitolato “Chi è Stato?” – questo implica una perdita di tempo considerevole sull’inizio dei lavori e l’invio di eventuali osservazioni “copia e incolla” che questa volta mirano decisamente a far saltare per aria il progetto, facendo in modo che i costi dell’opera lievitino oltre il dovuto». Pugliese comunque conferma di voler continuare a svolgere il proprio ruolo di “sentinella” come ha fatto finora. «Garantisco a tal proposito – aggiunge infatti – che contribuirò a questo processo di trasparenza denunciando pubblicamente nomi, cognomi e argomenti laddove mirati ancora una volta a minare l’interesse generale della regione Calabria e, quindi, la realizzazione dell’opera e l’inizio dell’ammodernamento della “strada della morte”. Colgo, infine, l’occasione – conclude l’ingegnere di Calopezzati – per chiedere a tutti – non solo all’assessore Gentile – una maggiore attenzione, un maggiore interessamento e, soprattutto, un impegno unitario e deciso al fine di fare in modo che questa infrastruttura importantissima venga cantierata al più presto».
Pino La Rocca