«L’idea di presentare – si legge in una nota diramata dall’Arcidiocesi – per la prima volta, la candidatura del Codex all’Unesco fu caldeggiata e sostenuta, negli ultimi anni del suo ministero a Rossano, da Monsignor Santo Marcianò, sempre attento alla valorizzazione e alla promozione, anche al di fuori dei meri confini geografici calabri, del ricco patrimonio artistico-religioso presente nel territorio. Il merito di essersi fatto carico di tutto l’iter burocratico previsto, raccogliendo dati, incontrando esperti, redigendo la cronistoria del Codex, arricchendone il repertorio iconografico e sollecitandone la diffusione attraverso la creazione di un sito dedicato (www.codexrossanensis.it ), va a don Nando Ciliberti, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, che, con passione, dedizione e competenza, ha seguito tutte le fasi previste dal Regolamento Unesco. Auspicio di tutti – si conclude la nota – è che la scelta finale, tra i quattro “finalisti” italiani che sarà effettuata a dicembre 2014, ricada sul nostro prezioso Codex, attualmente ancora presso l’Icrcpal (Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e libraio ndr) di Roma per il lavoro di restauro cui è stato sottoposto, da dove farà rientro in sede in autunno, in concomitanza con l’ingresso del nuovo Arcivescovo Monsignor Giuseppe Satriano».
La notizia dell’accoglimento della candidatura del Codex Purpureus Rossanensis nell’elenco della Memory of the world dell’Unesco, ha galvanizzato anche l’amministrazione comunale di Rossano. «La candidatura del Codex Purpureus Rossanensis nell’elenco della Memory of the World dell’Unesco – ha affermato l’Assessore alla Cultura e Pubblica istruzione, Stella Pizzuti – rappresenta, per la città, per l’area urbana Corigliano-Rossano e per l’intero territorio ionico, un’opportunità unica per iniziare a programmare, in modo virtuoso e su basi nuove, una strategia valida che miri al rilancio dell’inestimabile patrimonio culturale e turistico della Sibaritide. L’amministrazione comunale, da parte sua, intensificando la proficua e preziosa collaborazione con la Chiesa diocesana e con il coinvolgimento essenziale delle forze imprenditoriali, si farà promotrice di tutte le iniziative necessarie mirate alla migliore promozione del brand di Rossano Città del Codex».
Pasqualino Bruno