Rossano, da Regione e Provincia niente soldi per risanare la frana di contrada Pantasima
Continua a creare non pochi disagi alla popolazione rossanese, la frana di contrada Pantasima, lungo la provinciale Rossano-Sila. E la situazione, nel breve periodo, non dovrebbe migliorare. Nelle scorse settimane infatti, a seguito di un approfondito sopralluogo effettuato il 17 e 18 giugno scorso congiuntamente dal sindaco di Rossano Antoniotti, dai responsabili dell’Ufficio tecnico del Municipio e della Provincia, e dalla Protezione civile regionale, il Comune ha commissionato prima uno studio geologico e, successivamente, predisposto un progetto preliminare di risanamento del costone. Il piano, presentato agli Enti sovra comunali (Provincia e Regione) per essere finanziato, è stato però rigettato.
Il progetto preliminare in questione, redatto dall’ufficio tecnico comunale, realizzabile con un importo di circa 230mila euro, prevede il risanamento dell’intero costone con la realizzazione di un muro di sostegno in cemento armato, alto otto metri e lungo trenta, e di tutte le opere annesse. Il rilevamento dettagliato dello stato dei luoghi, effettuato dal geologo Tonino Caracciolo – si legge nella relazione dell’ufficio tecnico comunale – ha permesso di raccogliere ulteriori informazioni sullo stato della frana che, in ogni modo, seppur apparentemente statica, rimane ancora attiva e quindi necessitante di interventi urgenti.
«I tecnici comunali – ha dichiarato Antoniotti – continuano a monitorare costantemente lo stato della frana, che al momento sembra statica ma che necessita di un immediato intervento da parte degli enti che ne hanno l’autorità. Da più tempo stiamo sollecitando sia la Provincia, proprietaria della strada su cui si sta verificando il dissesto, sia la Protezione civile regionale, che pur rimanendo attenti al problema, al momento si sono detti impossibilitati ad avviare le opportune opere di risanamento per mancanza di risorse economiche. Per quanto ci riguarda – ha proseguito Antoniotti – stiamo provvedendo ad intercettare l’ennesimo finanziamento extrabilancio così da provvedere direttamente, ove possibile, alla messa in sicurezza della strada».
Pasqualino Bruno