«Non soltanto non è così – ha chiarito Geraci – ma si è così convinti di dover andare avanti su questa strada che riteniamo, come istituzioni democraticamente elette dalle popolazioni dell’area urbana, di dover assumerci tutte e per intero le responsabilità di una evoluzione che non può essere soltanto nominalistica, verticistica o meramente simbolica. Proprio perché riteniamo che sia, quello della fusione dei due comuni, il percorso virtuoso sul quale le due città di Corigliano e di Rossano potranno sintetizzare il loro valore aggiunto in ambito provinciale e regionale, abbiamo condiviso l’opportunità di procedere con sobrietà, approfondendo ogni passaggio; soprattutto preoccupandoci, che la progressiva costruzione istituzionale del comune unico cammini di pari passo con un adeguato coinvolgimento popolare e con una necessaria e diffusa consapevolezza sociale della straordinaria sfida di progresso alla quale si ambisce».
Pasqualino Bruno