Dopo aver ricordato l’introduzione della TASI all’aliquota massima del 2,5 per mille e l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0,5 allo 0,8, i tre dell’Opposizione osservano: «Mentre la Maggioranza tenta di giustificare gli aumenti con le condizioni deficitarie del comune, di contro non ha messo in atto alcun tentativo di razionalizzare le spese, di ridurre il costo dei servizi e di ottimizzare la rendita dei beni comunali, limitandosi solo ad appesantire la leva fiscale in danno della famiglie trebisaccesi».
Per giustificare questo assunto, la Minoranza cita due esempi: il primo riguarderebbe l’Area tecnica, che poteva essere affidata ad una figura apicale già presente in organico mentre la Maggioranza ha inteso conferire incarico ad un professionista esterno, con conseguente aumento dei costi; il secondo caso riguarderebbe la dirigenza della Polizia Municipale che, sempre secondo i tre dell’Opposizione, si poteva affidare al dirigente dell’area amministrativa, come in passato. A proposito poi delle lamentale sull’assenza della Minoranza in consiglio, quest’ultima osserva che la presenza sarebbe valsa davvero poco perché, si legge: «La Maggioranza di solito se la canta e se la suona da sola, mentre sarebbe stato utile un coinvolgimento nella fase decisionale, anziché cercare la nostra “sponda” solo nella fase di approvazione di decisioni assunte unilateralmente.In definitiva, quindi, – si legge in coda alla nota – la Maggioranza non ha dimostrato alcuna capacità amministrativa e nessun merito va quindi riconosciuto a chi, pur rivendicando il merito di aver intrapreso una grande opera di risanamento finanziario, sta onorando debiti “vecchi” facendo debiti “nuovi” e imponendo pesanti sacrifici ai cittadini, mentre sarebbe più opportuno iniziare a ridurre le spese all’interno del proprio “entourage”».
Pino La Rocca