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Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Ionio coinvolge sempre più Comuni. Da Oriolo parte l’idea del Manifesto

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L’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Ionio (ASAI) continua la sua mission sul territorio. L’assemblea dei soci di sabato, aperta anche ai simpatizzanti, ha gettato ulteriori basi propositive per le prossime iniziative che si preannunciano di spessore. Alla base delle attività previste per i prossimi mesi c’è la realizzazione di quello che si può definire un ‘Laboratorio di idee’ per lo sviluppo e la valorizzazione del contesto territoriale di riferimento. All’interno dell’assemblea ordinaria tenutasi nella nuova sede operativa di Oriolo, inaugurata lo scorso 10 agosto nella pittoresca cornice del borgo medioevale ai piedi del castello, soci e nuovi tesserati hanno avuto l’occasione di fare il punto sulle attività svolte e di confrontarsi su nuove iniziative e proposte, prima fra tutte il Manifesto Per lo Sviluppo dell’Alto Ionio (sarà presto diffuso sul web e in forma cartacea), che vuole essere un mezzo di coesione con gli enti territoriali e i rappresentanti locali per valorizzare appieno le naturali risorse del contesto di riferimento. Sono intervenuti, per la delineazione delle linee guida da adottare e delle esigenze da considerare, cittadini di svariati comuni, quali: Amendolara, Oriolo, Castroregio, Montegiordano, Nocara e Canna.

Urge l’individuazione delle potenzialità del territorio stesso che può venire solo da un modo più coscienzioso di utilizzarne le risorse già presenti. Come sostenuto dal vice presidente ASAI Vincenzo La Camera, il Manifesto per lo Sviluppo dell’Alto Ionio vuole essere un vademecum, una sorta di decalogo di proposte e di risposte concrete che possano essere di effettivo stimolo per attuare iniziative, con la realizzazione di un dialogo continuo con tutti: pubblici e privati cittadini presenti sul territorio. Lo scopo è quello di rimettere in moto una realtà rimasta a guardare per troppo tempo, facendosi forse a volte preda di sconforto e vittimismo, con delle iniziative che valorizzino davvero tale contesto attraverso dei percorsi ben mirati a livello turistico, culturale, imprenditoriale, politico, economico e scolastico. Gli fa eco Giuseppe Roma, sostenendo che è necessario suscitare, a tal fine, un minimo di passione civile, senza scettiscismo, ma solo con la volontà reale di costruire una nuova etica morale e sociale basata sulla  condivisione delle idee, sulla formazione continua e sull’assenza di apatia.

A tal proposito il Presidente Antonio Pagano sostiene che non ci potrà essere nessuna svolta senza un’idea ben precisa di cosa voler realizzare. La concretezza di ogni iniziativa parte dalla corretta analisi del territorio stesso, attraverso la sua ricostruzione storica, in una visione quasi utopistica di connessione tra un passato storico anche abbastanza remoto da riproporre come elemento di sfida e di crescita per il futuro. In un territorio con delle biodiversità molto evidenti, bisogna porre in essere delle dinamiche di analisi e valorizzazione dei fattori latenti, con l’obiettivo di creare nuova ‘desiderabilità’ delle risorse stesse, reinventandole, contestualizzandole nella nostra quotidianità. Questo è possibile attraverso iniziative di comunicazione, condivisione delle idee e quindi di collaborazione alla realizzazione delle stesse e grazie ad interventi formativi.

Intanto l’ASAI Pagano e l’Istituto Comprensivo di Amendolara-Oriolo- Roseto e Catroregio, guidato quest’anno dal Dirigente Scolastico Gemma Faraco, proporranno la promozione e la realizzazione di un’idea progetto comune alla base di una rete di scuole di diverso ordine e grado, legati dalla questa stessa idea forza.

La redazione

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