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Regionali, l’aspirante governatore Callipo fa tappa all’ex ospedale Trebisacce

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«Rifondare la sanità calabrese riportando al centro del progetto la salute dei cittadini». E’ il punto del programma di Gianluca Callipo che è piaciuto di più a quanti, sindaci e amministratori del comprensorio, esponenti politici, operatori sanitari e gente comune, lo hanno accolto tra le mura nell’ormai vuoto ex presidio sanitario di Trebisacce. Un ospedale che per anni ha costituito un punto di riferimento per le popolazioni dell’Alto Jonio e che oggi non riesce a garantire neanche una diagnostica decente e, per far fronte alle continue emergenze sanitarie, dispone solo di un’ambulanza con il motore sempre acceso e pronta a partire alla spasmodica ricerca di un posto-letto che spesso non si trova.

Del resto lo stesso luogo d’incontro, appunto l’ex ospedale, con il giovane aspirante-governatore della Calabria non è stato scelto a caso perché il problema dell’assistenza sanitaria, tra i tanti che affliggono questo martoriato pezzo di Calabria, è il più urgente ed il più indifferibile. Ed il giovane delfino di Renzi, che si è fatto accompagnare tra le corsie deserte del “Chidichimo” insieme al consigliere regionale Mario Franchino, a Mimmo Bevacqua ed a Roberto Rizzuto, ha fatto capire a tutti di conoscere bene le magagne della sanità calabrese e le gravi criticità della periferia come l’Alto Jonio, sulle quali si sono espressi, in ordine, prima il segretario del PD Piefrancesco De Marco, quindi il sindaco di Trebisacce Francesco Mundo e più nel dettaglio la dottoressa Antonella Arvia, all’uopo delegata dal DG Scarpelli.

«E’ indispensabile ottimizzare la spesa sanitaria – ha affermato Callipo dopo aver ricordato che la spesa pro-capite dei cittadini calabresi è uguale a quella delle altre regioni ma la sanità fa acqua da tutte le parti – valorizzando le eccellenze e riequilibrando i servizi sul territorio in modo più equo. Per fare questo – ha aggiunto il candidato dell’area renziana alle Primarie dopo aver ricordato che la chiusura di ospedali di confine come Trebisacce e Praia non hanno fatto altro che far lievitare la spesa per l’accresciuta migrazione sanitaria – serve una vera rivoluzione politica ed nuova classe dirigente che sia in grado di rompere con il passato e di fare scelte coraggiose. Noi – ha concluso il giovane sindaco di Pizzo rivendicando il merito di poter godere del sostegno del governo in carica – ci proponiamo per un radicale rinnovamento di uomini e di metodi ma per poter mettere mano a  questa svolta epocale abbiamo bisogno del coraggio dei calabresi».

Pino La Rocca

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