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Trebisacce, verso le Regionali. Oliverio lancia la sua volata in vista delle Primarie

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Le Primarie del centrosinistra sono ormai dietro l’angolo (domenica 5 ottobre), gli incontri sono febbrili e di conseguenza Mario Oliverio è arrivato in ritardo a Trebisacce. Ma i suoi supporters provenienti da tutto l’Alto Jonio, (sindaci, amministratori, esponenti politici, segretari di partito e gente comune) lo hanno aspettano pazientemente e al suo arrivo a stento la sala consiliare riusciva a contenere tutti. Appena ha preso la parola, si è scusato e, subito dopo l’introduzione del sindaco di casa Franco Mundo che ha ricordato a tutti come Oliverio conosca bene i problemi dell’Alto Jonio ed in particolare quello della sanità e del giovane Vincenzo Pittelli che ha parlato a nome dei giovani democrat, è entrato nel vivo del dibattito di questi giorni. «Hanno provato in tutti i modi – ha esordito con il suo linguaggio chiaro e  diretto – a impedire le Primarie per liberarsi della mia candidatura e per calare dall’alto il candidato, ma girando per l’intera regione mi sono reso conto che c’è un’onda gigante, di tipo popolare, che ci fa essere ottimisti e non certo – aggiunge l’ex presidente dopo aver ricordato tutti i ruoli istituzionali rivestiti a partire dai suoi 26 anni (consigliere e assessore regionale, parlamentare della Repubblica per due consiliature..) per fregiarmi di un’altra patacca, ma perché mi rendo conto che la Calabria è in una situazione drammatica». A questo proposito Oliverio ha ricordato il rapporto Svimez che la pone all’ultimo posto in tutte le graduatorie per disoccupazione (54%), per reddito pro-capite (metà della media nazionale)…

«A fronte di tutto questo – ha aggiunto Mario Oliverio – abbiamo un governo regionale che utilizza solo 16% dei fondi UE e il resto lo restituisce, mentre in Calabria ci sono servizi da terzo mondo». A questo proposito ha accennato, con riferimento a Trabisacce, al disastro sanitario «che – ha affermato – non garantisce neanche i LEA e l’emergenza-urgenza perché le scelte sono state assoggettate alla sola logica dei numeri mentre a pagare sono sempre i più deboli». Nonostante la ristrettezza dei tempi Oliverio è un fiume in piena. Ha quindi accennato alla necessità di alleanze chiare e senza “inciuci”. «Noi – ha aggiunto – proponiamo un nuovo ciclo, limpido e senza ombre: la Calabria deve infatti liberarsi dello stereotipo negativo e dare di sé un’immagine diversa…. Chiedo perciò all’Alto Jonio – ha concluso tra gli applausi – il sostegno di amministratori e popolazione per uno sforzo comune, capace di imporre il cambiamento della Calabria, che però si può ottenere solo con il concorso dei calabresi».

Pino La Rocca

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