Nel mese di ottobre infatti, l’indagato a volto scoperto, con un martello è entrato in un bar del centro, minacciando di morte il proprietario per avere dei soldi custoditi nella cassa, contemporaneamente ha mandato in frantumi la vetrina, danneggiando il bancone e portando via solo alcuni “gratta e vinci”, dandosi poi alla fuga a piedi per le vie cittadine. In una successiva occasione, l’uomo, mentre si trovava in servizio sul posto di lavoro (come barman in un locale cittadino), ha forzato un videopoker impossessandosi di 600 €, prelevando inoltre dalla cassa altre 50 €. Il giorno dopo, il quarantenne si è recato nuovamente sul posto di lavoro e minacciando il titolare con un coltello alla gola, gli chiedeva dei soldi. Di fronte al “no” del proprietario dell’attività commerciale, l’uomo ha aperto la cassa prelevando una cifra tra le 50 e le 60 €, e, prima di lasciare il locale, ha rotto un bicchiere e con i vetri ha continuato a minacciare il gestore del bar.
L’incubo per il titolare del bar non finiva qui: il suo (ormai ex) dipendente si presentava nel locale anche la mattina a seguire, minacciandolo di nuovo e chiedendo altri 1000 €. La vittima, spaventata, era costretto a consegnare a S. C. 60 €. Il titolare, inoltre, durante i giorni successivi è stato tempestato di telefonate e messaggi minatori con richiesta di denaro da parte dell’ex dipendente. Al termine delle formalità di rito, l’ arrestato é stato associato alla casa circondariale di Via Popilia, a Cosenza.
Pasqualino Bruno