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Rossano, questione rifiuti: il sindaco a confronto con il comitato di Bucita

Rossano, questione rifiuti: il sindaco a confronto con il comitato di Bucita
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L'incontro tra alcuni esponenti dell'amministrazione comunale rossanese e i responsabili del comitato di Bucita

L’incontro tra alcuni esponenti dell’amministrazione comunale rossanese e i responsabili del comitato di Bucita

Un incontro interlocutorio e poco altro quello tra alcuni esponenti dell’amministrazione comunale rossanese e il comitato in difesa di Bucita. Nella giornata dello scorso mercoledì 15 settembre, il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, l’assessore all’ambiente del comune del basso jonio, Rodolfo Alfieri e il funzionario al ramo, l’architetto Salvatore Lepera, hanno incontrato gli esponenti del comitato che, da settimane, aspettavano di confrontarsi con i vertici della Giunta della città bizantina, per discutere di un problema che evidenziano da tempo: la presenza, nella discarica di Bucita, di 60 mila metri cubi di rifiuti in esubero senza alcuna autorizzazione.

«Abbiamo chiesto alle istituzioni locali – hanno spiegato gli esponenti del comitato dopo l’incontro – di prendere atto della grave situazione denunciata ormai due mesi fa: sul nostro territorio, presso una discarica già sequestrata per disastro ambientale, sono presenti almeno 60 mila metri cubi di rifiuti senza alcuna autorizzazione né documentazione che ne attesti la natura e la non pericolosità, cioè potrebbe esserci qualunque cosa e tutto questo è stato rivelato dal progetto di Capping della regione Calabria. Si tratta di atti pubblici e ufficiali per cui ci saremmo aspettati maggiore prontezza da parte dell’amministrazione la quale, invece, si è attestata ancora su posizioni vaghe o di delega nei confronti della Procura della Repubblica. Noi invece riteniamo che sia della politica il compito di risolvere i problemi del territorio e per questo abbiamo fiducia che già nei prossimi giorni, anche grazie agli approfondimenti che non mancheremo di protocollare presso il Comune, le istituzioni si metteranno al lavoro in piena sinergia con il Comitato».

Dal canto suo, l’assessore Alfieri, ha ribadito ai presenti all’incontro «che è in atto, dallo scorso aprile, un’inchiesta della procura di Catanzaro su alcune discariche calabresi, tra le quali Bucita, per rilevare se negli anni siano stati realmente conferiti gli scarti relativi ai codici Cer previsti per gli impianti. Per questo, essendoci un procedimento giudiziario già in corso, abbiamo ribadito ai comitati la possibilità e la disponibilità di inserirci all’interno di questo processo fornendo ulteriore materiale integrativo alle indagini. Questa – ha concluso l’assessore all’ambiente – pensiamo sia la strada giusta da seguire. Tutto il resto è deleterio e disgregante».

Il sindaco Antoniotti, a margine dell’incontro, ha invece puntato il dito contro l’atteggiamento «di qualche giovane militante del nulla che, pur sollevando ragionevoli questioni, sulle quali vogliamo confrontarci per trovare soluzioni, continua a tessere subdole contrapposizioni. Un atteggiamento scorretto che non può essere oltremodo tollerato. Specie se in ballo ci sono le esigenze dell’intera cittadinanza. Stiamo ponendo massima attenzione al problema, attraverso la proposta di azioni concrete. Così come quelle che nel recente passato hanno portato al sequestro della discarica e alle successive operazioni che porteranno alla sua definitiva chiusura. Per quanto riguarda Bucita – ha concluso il sindaco -, d’ora in poi, onde evitare speculazioni e strumentalizzazione, chiederò di interloquire esclusivamente con il Presidente e con i rappresentanti storici del comitato».

Pasqualino Bruno

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