Corigliano, studenti occupano i licei: riforma Renzi e caro trasporti motivi della protesta
Monta la protesta nelle scuole di Corigliano. Gli studenti delle scuole superiori della città del basso jonio hanno occupato le loro relative strutture scolastiche. La protesta, iniziata una settimana fa, è partita dapprima dai ragazzi del liceo classico “Giovanni Colosimo” e del liceo scientifico “Fortunato Bruno”, per poi allargarsi agli altri istituti cittadini. I motivi del malcontento non riguardano esclusivamente l’opposizione alla riforma della “buona scuola” delineata dal Premier Matteo Renzi e dal Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Nel calderone delle proteste sono finite anche le problematiche relative all’aumento del costo dei trasporti, alla fatiscenza delle strutture scolastiche e alla paradossale situazione di alcuni laboratori, pronti per essere utilizzati ma al momento non accessibili per gli studenti per mancanza di personale.
Questi temi sono stati trattati durante un incontro avvenuto lunedì 20 ottobre all’interno del liceo scientifico di Corigliano, dove hanno partecipato anche il dirigente scolastico Pietro Antonio Maradei, l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Corigliano Tommaso Mingrone e il consigliere provinciale Gioacchino Campolo. All’incontro erano presenti anche alcuni genitori degli alunni.
«Abbiamo promosso questo incontro – ha spiegato Rosita Scura, rappresentante degli studenti del liceo scientifico “Fortunato Bruno” – per mettere in evidenza i problemi che caratterizzano la scuola a livello nazionale, ma anche per dare risalto a tutta una serie di difficoltà che riscontriamo noi studenti in ambito locale. Sono aumentati i costi dei trasporti e questo, ovviamente, si ripercuote sui conti delle famiglie degli studenti. Alcune strutture scolastiche – ha proseguito la Scura – sono fatiscenti, come lo stesso edificio che ospita il liceo classico (in attesa della realizzazione del nuovo ginnasio coriglianese ndr). Da parte nostra, apprezziamo l’interessamento dell’assessore Mingrone che si impegnerà in prima persona per evidenziare, alla futura Giunta regionale, la problematica relativa al “caro trasporti”».
«Le proteste degli studenti – ha chiosato invece Pierpaolo Mosaico, rappresentante degli studenti all’interno del liceo classico “Giovanni Colosimo” – non fanno altro che attestare le evidenti pecche contenute nella riforma della “buona scuola” voluta da Renzi. Il “caro trasporti” è un tema che va affrontato immediatamente, perché, per gli studenti, il contenimento dei costi del trasporto pubblico è una componente del diritto allo studio».
Pasqualino Bruno