Trebisacce, svelato il mistero su ritardo lavori lungomare. Manca il “classico” certificato
Svelato l’arcano e smentite le voci tendenziose sui ritardi che riguardano i lavori di riqualificazione del Lungomare che i trebisaccesi aspettano da oltre quattro anni. Il ritardo dipenderebbe dalla solita pachidermica burocrazia italiana: manca infatti una certificazione di merito che deve essere rilasciata dalla Sovrintendenza Regionale che gli amministratori stanno sollecitando da tempo. Non è vero dunque che il finanziamento di 2milioni di euro erogati dall’assessorato regionale ai Lavori Pubblici è stato ritirato, né che i ritardi abbiano una motivazione strategica da parte dell’esecutivo comunale.
Lo ha precisato il sindaco Francesco Mundo il quale ha riferito che i fondi sono già disponibili in quanto il comune ha già acceso il mutuo con la Cassa DD.PP. e addirittura sta già pagando la rata di ammortamento. Nel frattempo, per poter avviare i lavori appena sarà arrivato il via libera della Sovrintendenza, è stata colmata l’ultima lacuna. Nei giorni scorsi il dirigente dell’area tecnica arch. Antonio Brunacci, in qualità di responsabile del procedimento, ha affidato l’incarico provvisorio di “Direzione Lavori, Contabilità e Direzione Operativa, oltre al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori relativi agli interventi di difesa costiera e lavori di riqualificazione delle aree circostanti il lungomare al Raggruppamento temporaneo dei tecnici”, costituito da ben 3 ingegneri e tre architetti del luogo, di cui è capogruppo l’ingegnere Francesco Gatto di Trebisacce.
Pino La Rocca
Parole soltanto parole. E intanto Trebisacce muore.