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Corigliano, “Unalottaxlavita” denuncia: «La piccola Giulia ancora vittima di malasanità»

Corigliano, “Unalottaxlavita” denuncia: «La piccola Giulia ancora vittima di malasanità»
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sanitàSe non è malasanità, poco ci manca. Le carenze del sistema sanitario calabrese, soprattutto nel territorio della Sibaritide, sono ormai sotto gli occhi di tutti, e le segnalazioni legate a disservizi nei confronti dei pazienti della zona, sono quasi all’ordine del giorno. A lamentare anche un altro probabile episodio legato a una sanità poco efficiente è l’associazione onlus “Una lotta per la Vita”, costituita allo scopo di tutelare i diritti dei più piccoli.  L’associazione, in particolare, ha voluto raccontare la vicenda capitata qualche giorno fa alla piccola Giulia Montera, bambina già balzata agli onori della cronaca per l’origine della sua malattia. La piccola Giulia, infatti, è affetta da epilessia focale con malformazione celebrale e da ritardo neuro motorio; i genitori hanno sempre addossato la responsabilità di queste problematiche ad alcuni componenti del personale dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano, dove, appunto, è nata la piccola Giulia.

Tornando all’attualità, lo scorso nove novembre, il padre della piccola ha chiesto l’intervento del 118 perché le condizioni della piccola, sottoposta a regime di ventilazione assistita, stavano peggiorando. Il padre, in particolare, ha chiesto un’ambulanza con il rianimatore a bordo, ma, secondo l’associazione “Una lotta per la Vita”, il 118 di Corigliano non prevede il rianimatore a bordo. All’arrivo dell’ambulanza gli animi si surriscaldano e Gabriele Montera, padre della piccola Giulia, allerta le forze dell’ordine.  «Passano circa due ore – si legge nella nota diramata dalla Onlus –  e giunge una seconda ambulanza dell’associazione Misericordia di Trebisacce, con il rianimatore a bordo».

Dopo le prime cure del caso, i polmoni di Giulia tornano a fare i capricci ed è necessario il ricovero. Ma ne’ il “Guido Compagna” ne’ le strutture ospedaliere limitrofe hanno un reparto di rianimazione pediatrica e allora per la bambina si prospetta l’ennesimo viaggio della speranza, questa verso l’ospedale dei bambini “G. Di Cristina” di Palermo. La piccola è arrivata nel capoluogo siciliano nella prima mattinata di lunedì 10 novembre ed è ancora lì. Sulla pagina facebook della Onlus si legge che la piccola è affetta dalla «sindrome da distress respiratorio. La sua co2 si mantiene alta ed i suoi polmoni scambiano difficilmente. Non e’ comunque in pericolo di vita, si pensa ne avrà per  quindici giorni». L’associazione ha anche chiesto un aiuto per sostenere economicamente i coniugi Montera, costretti a spese ingenti per garantire le cure mediche adeguate alla loro bambina.

Intanto il signor Gabriele ha preannunciato che, al ritorno in Calabria, denuncerà alla magistratura l’episodio accaduto nella giornata di domenica 9 novembre. «Non si può operare in queste condizioni, – ha spiegato Gabriele Montera, difendendo in questa circostanza  i sanitari e i medici del locale 118 di Corigliano – bisogna cambiare il sistema  ed è opportuno che la politica e le istituzioni intervengano in tale direzione e lo facciano da subito, agli ammalati non servono strutture mega galattiche ma la qualità dei servizi e la professionalità degli operatori».

Pasqualino Bruno

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