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Ospedale Trebisacce, Consiglio di Stato mette alle strette la Regione. Chiesti chiarimenti su “golden hour”

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Questione ospedale: si mettono bene le cose a favore del “Chidichimo”. La pensano così l’avvocato Giuseppe Mormandi patrocinatore davanti al Consiglio di Stato per conto del comune di Trebisacce della riapertura del “Chidichimo (con Vincenzo D’Alba, Luca D’Alba e Giuseppe Urbano, legali “ad adiuvandum” della causa, ndr). La Suprema Corte, volendo entrare nel merito avendo chiara la geografia del rischio sanitario a cui sono esposti i cittadini dell’Alto Jonio dopo la chiusura dell’ospedale di Trebisacce, ha infatti chiesto al Commissario ad Acta della regione Calabria un supplemento di istruttoria in cui siano ben definite “le distanze” da percorrere per raggiungere da Trebisacce, e soprattutto dai paesi delle aree interne, gli ospedali di riferimento di Rossano, Corigliano, Castrovillari e Policoro e se esiste in prossimità dell’ospedale una piattaforma idonea all’atterraggio dell’eli-ambulanza. La Suprema Corte vuole insomma accertare se esistano le condizioni per il rispetto della “golden hour”, il tempo cioè entro cui la normativa vigente prevede che il paziente debba raggiungere un presidio sanitario per essere soccorso in condizioni emergenza-urgenza.

La regione Calabria ha 45 giorni di tempo per questo adempimento che, sempre secondo le tesi esposte dal legale del comune sia all’interno di un voluminoso dossier che rappresentate a voce nell’udienza preliminare del 23 ottobre scorso, rappresenta il punto di forza della rivendicazione della riapertura del “Chidichimo”. Le stesse tesi, del resto, che hanno portato la Suprema Corte a pronunciarsi qualche mese addietro a favore della riapertura dell’ospedale “di confine” di Praia a Mare, ma con un ulteriore vantaggio a favore del “Chidichimo”: le distanze nell’Alto Jonio sono infatti ancora più dilatate e compromesse da una viabilità inadeguata rispetto all’Alto Tirreno, distanze che oscillano tra i 40 chilometri di Trebisacce ed i circa 100 chilometri di paesi interni come Alessandria del Carretto, Canna, Nocara, San Lorenzo Bellizzi, Oriolo, Plataci, Castroregio… Distanze, queste, del resto già comprovate dal legale del comune attraverso una serie di perizie giurate.

Pino La Rocca

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