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Corigliano, blitz al mercato del pesce: 8 denunce e 300 kg di pesce sequestrati

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Il pesce sequestrato a Corigliano

Continua a dare i suoi frutti la collaborazione tra Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, finalizzata a reprimere forme illegali di vendita e commercializzazione di prodotti ittici nella Sibaritide. Nei giorni scorsi, infatti, è stata effettuata un’attività di polizia congiunta nel porto di Corigliano con l’impiego di venti militari, che hanno proceduto a controllare gli operatori commerciali presenti, con il supporto tecnico del servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.

Durante i controlli sono emerse diverse irregolarità, alcune in violazione di norme penali e altre di tipo amministrativo, per cui 8 persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Castrovillari ed una è stata multata per 1500 Euro.

In particolare, alcuni operatori, in violazione del Regolamento comunitario 1967/2006, sono stati sorpresi a commercializzare oltre 30 chili di pesce sotto misura tra cui triglie e naselli,  da alcune celle frigo, inoltre, proveniva un forte odore sgradevole dovuto ad oltre 200 chili di pesce in cattivo stato di conservazione e non idonei al consumo umano. Nel mirino dei militari anche un commerciante che è stato multato per 1500 € per omessa indicazione della provenienza del pesce posto in vendita.

Tutto il pesce in questione, è stato sottoposto a sequestro penale per violazione della normativa in materia di pesca. I veterinari dell’Asp hanno giudicato commestibile e idoneo al consumo umano solo 30 chili dei complessivi 300 di pesce sequestrato che così, su autorizzazione del magistrato di turno presso la Procura di Castrovillari, è stato donato in beneficenza alla mensa della locale caritas diocesana. Il restante prodotto è stato avviato a distruzione con ditta autorizzata e a spese dei responsabili del reato.

Pasqualino Bruno

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