Cosenza, Asp recluta personale senza concorso. Cgil chiede intervento della Procura
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La Cgil si mobilita per tutelare i diritti degli LSU-LPU dell’Asp di Cosenza. Il segretario generale della sigla sindacale dell’area Pollino Sibaritide Tirreno, Angelo Sposato, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari e al Generale Luciano Pezzi, commissario alla sanità della Regione Calabria. «L’azienda sanitaria provinciale di Cosenza – si legge nell’esposto – richiamando la legge regionale 12 del 07.07.2014 art.3 e le note dell’Assessorato al lavoro n.330350 del 21.10.2014 e n.347572 del 5.11.2014 dipartimento 10, ha attivato dei percorsi per attività in lavori socialmente utili e di pubblica utilità presso l’Azienda sanitaria di Cosenza per lavoratori precari e disoccupati di lunga durata. In data 17.11.2014 a seguito di tale provvedimento, sono state assegnate delle attività lavorative presso l’Azienda sanitaria di Cosenza per un numero imprecisato di postazioni senza alcuna selezione pubblica, bando o pubblicità della iniziativa».
Secondo la Cgil, quindi, «tale iniziativa va in contrasto con le normative specifiche in materia di lavoro, oltre ad essere palesemente discriminatoria verso i disoccupati ed il bacino di tutto il precariato calabrese». Alla luce delle motivazioni elencate, la sigla sindacale ha chiesto alla Procura e al commissario alla sanità calabrese, un intervento «teso a sospendere la determinazione e accertare la legittimità e liceità degli atti al fine di adoperare ogni misura per stabilire la legalità».
Pasqualino Bruno