Il sindaco di Saracena, Mario Albino Gagliardi, nel frattempo ha chiesto con urgenza al Presidente del Parco, Mimmo Pappaterra, di imporre agli uffici la revoca immediata di un bando e di una graduatoria che, secondo il primo cittadino di Saracena «per le modalità e i requisiti richiesti, ha solo ed esclusivamente il sapore di un intollerabile strumento di premiazione e punizione a seguito delle ultime regionali».
Gagliardi, successivamente, ha anche motivato la sua tesi. «Mentre il 24 ottobre scorso, il Presidente del Parco Pappaterra confermava la propria candidatura nelle liste del centro sinistra per le regionali, gli uffici preposti trasmettevano il bando ai comuni interessati. Mentre il Presidente Pappaterra svolgeva la propria campagna elettorale, gli stessi uffici del Parco, lo scorso 19 novembre, chiudevano l’istruttoria con le 12 domande pervenute. Infine – ha continuato il sindaco – a scrutini effettuati, il 27 novembre scorso, gli uffici, con propria determina, approvavano e rendevano noto l’esito dell’istruttoria con l’esclusione, dai pochi comuni ammessi a quel finanziamento, proprio di Saracena che notoriamente è il comune che di più investe risorse proprie sulla promozione e fruizione della montagna e quindi sulla pulizia delle strade. Ciò che è gravemente scandaloso è che tra i comuni calabresi premiati da questo finanziamento non ve n’è nessuno che contempla tutti i criteri richiesti, tranne Saracena con Novacco che però è stata esclusa dal finanziamento sulla base di criteri in questo caso assurdi e ingiustificati, come quelli della priorità cronologica della richiesta, costruiti ad hoc, attraverso la solita perversa logica di cui questa regione resta vittima, solo per punire gli unici comuni che invece dovevano essere premiati».
Il sindaco Gagliardi ha sottolineato, in chiusura, che «per quel che ci riguarda, investiremo della vicenda il Ministero dell’Ambiente ed il neo Governatore Mario Oliverio che, da Presidente della Provincia di Cosenza, ha conosciuto benissimo, gli investimenti e la qualità delle strutture e della proposta complessiva di cui Novacco fa andar fieri l’intero Pollino e l’intera provincia. L’amministrazione comunale – ha puntualizzato il primo cittadino – si riserva di adire tutte le vie legali avverso un’operazione palesemente ingiusta oltre che poco trasparente».
Pasqualino Bruno