Basso jonio, pesca illegale: Guardia Costiera sequestra 70 chili di prodotti ittici
Non accenna ad abbassare la guardia la capitaneria di porto di Corigliano, al fine di contrastare le forme di pesca illegali. Nei giorni scorsi, infatti, militari della Guardia Costiera (coordinati dal capo del compartimento marittimo, il Capitano di Fregata Francesco Perrotti) hanno passato al setaccio i punti di sbarco nei porti di Corigliano e Cariati, i ristoranti e le pescherie, le strade di maggiore comunicazione e più frequentate dai venditori ambulanti dello jonio cosentino e hanno sequestrato, in diverse operazioni, oltre 70 chili di prodotti ittici. In particolare, oltre 10 uomini sono stati impegnati nella zona di Schiavonea, dove nella rete dei militari sono finite 2 persone segnalate alla Procura della Repubblica di Castrovillari per aver commercializzato pesce sottomisura e in cattivo stato di conservazione.
Un pescatore, invece, è stato sorpreso tra Mirto e Rossano con a bordo della sua imbarcazione 6 piccoli di pesce spada tutti al di sotto della taglia minima, per un peso complessivo di 14 chili; anche per lui sono scattati la segnalazione alla Procura e il sequestro. Due verbali amministrativi, per oltre 3000 euro, sono stati elevati a carico di due conducenti di furgoni, che trasportavano prodotti ittici senza le necessarie informazioni per i consumatori relative alla tracciabilità della filiera della pesca.
Nel porto di Cariati, infine, a seguito dei controlli all’arrivo dei pescherecci, è stato multato per oltre 300 euro il comandante di un motopesca che aveva a bordo un marittimo irregolare non iscritto nel ruolino di equipaggio. I veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale, intervenuti su richiesta dei militari della Guardia costiera, hanno dichiarato la non idoneità per il consumo umano del prodotto ittico sequestrato che, quindi, è stato avviato a distruzione.
Pasqualino Bruno