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Nuova Ss 106, arriva l’ok anche dai Beni Culturali. La delibera del Cipe aprirà i cantieri

Nuova Ss 106, arriva l’ok anche dai Beni Culturali. La delibera del Cipe aprirà i cantieri
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Un tratto dell'attuale ss 106 nel comune di Roseto Capo Spulico

Un tratto dell’attuale ss 106 nel comune di Roseto Capo Spulico

Un passo importante, forse quello decisivo, verso la costruzione della nuova Ss 106, è stato compiuto in queste ore. E’ infatti giunto anche il parere favorevole del Ministero delle Attività Culturali e del Turismo, guidato da Dario Franceschini. Dunque il tracciato della Sibari-Roseto Capo Spulico (38 km a 4 corsie) incassa quest’ultimo lascia passare dopo quelli dei ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente. Oltre, ovviamente, al parere farevole della Regione Calabria e dei sindaci degli otto comuni interessati dai lavori del 3^ magalotto (Cassano all’Ionio, Francavilla Marittima, Cerchiara, Villapiana, Trebisacce, Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico). Adesso, tra il fresco consenso del ministero dei Beni Culturali e l’apertura dei cantieri resta la delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che assegnerà le risorse finanziarie e darà il via al progetto esecutivo.

«Quello che è accaduto oggi – dichiara Fabio Pugliese presidente dell’Associazione “Basta vittime sulla Ss 106” – è qualcosa di atteso e di straordinario: finalmente tutti sono favorevoli alla Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto. Sono favorevoli i sindaci dei comuni interessati poiché hanno lavorato anche loro affinché il progetto venisse migliorato e diventasse meno impattante per il territorio. È favorevole la Regione Calabria che sull’approvazione del progetto ha avuto – soprattutto in sede di conferenza dei servizi – grandissimi meriti. È favorevole il Ministero dell’Ambiente che non ha ritenuto un “disastro ambientale” il progetto ma, anzi, lo ha approvato con un solo voto contrario. È favorevole il Ministero ai Beni Culturali poiché il progetto non recherà nessun danno al patrimonio archeologico sul territorio.Quest’opera – conclude –  onererà la memoria di quelle tante, troppe vittime della indecente e tristemente nota “strada della morte”».

Vincenzo La Camera

 

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