Ed è un fiume in piena il sindaco di Villapiana che, con il “j’accuse” degli avversari in mano, ha risposto punto per punto e rinviato al mittente tutte le critiche, ribaltando semmai molte delle accuse. «E’ dal 2007 – ha precisato infatti il primo cittadino – che si parla della nuova S.S. 106: c’erano tempi e modi per gli amministratori che si sono succeduti per intervenire e per porre le proprie condizioni e invece hanno pensato a trastullarsi. Facile oggi scaricare le responsabilità su di noi che amministriamo da pochi mesi. Solo il 24 ottobre – ha puntualizzato l’avvocato Montalti lanciando seri dubbi sulla “fretta” con cui l’Anas ed i ministeri hanno inteso chiudere il capitolo del 3° Megalotto – abbiamo infatti appreso che lo svincolo è stato cancellato a causa del “niet” imposto dal CIPE che, insieme al nostro, ha fatto saltare altri svincoli. Restiamo tuttora convinti – ha concluso il primo cittadino – che lo svincolo è indispensabile per una cittadina turistica come Villapiana e, se sarà necessario, siamo pronti a fare una barricata umana per ottenerlo perché non è giusto che su una strada di grande comunicazione come la 106 venga cancellata l’indicazione di Villapiana». Oltre alla questione-svincolo Montalti ha risposto, una per una, a tutte le accuse rivoltegli dal PD, di cui riferiremo nei prossimi giorni.
Pino La Rocca