Ospedale Trebisacce, scaricabarile tra Regione e Asp. Intanto il Consiglio di Stato attende chiarimenti
Questione ospedale: continua lo scaricabarile tra la Regione e l’Azienda sanitaria provinciale, con il rischio che il “Chidichimo” di Trebisacce, il cui destino è ormai nelle mani della Magistratura ordinaria, finisca di pagare dazio all’instabilità politica sia della Regione che dell’Asp. Come si ricorderà, dovendo sentenziare sulla riapertura del “Chidichimo” a seguito del ricorso presentato dal comune di Trebisacce e patrocinato dall’avvocato Giuseppe Mormandi, il Consiglio di Stato ha chiesto elementi integrativi alla Regione Calabria sulle distanze chilometriche di Trebisacce e dei paesi dell’Alto Jonio dagli ospedali Hab e Spoke di riferimento e sull’esistenza o meno, in prossimità dell’ex nosocomio trebisaccese, di una piattaforma idonea all’atterraggio dell’eli-soccorso.
La Regione, che doveva fornire i chiarimenti richiesti entro il 22 dicembre, se n’é lavata le mani ed ha scaricato tale incombenza sull’Asp di Cosenza che, secondo quanto ha scritto il sindaco della città Francesco Mundo, finora non ha ottemperato alla richiesta. Legittima quindi la preoccupazione del primo cittadino il quale ha scritto ai vertici aziendali: «Poiché mancano pochi giorni alla scadenza della prescrizione – ha scritto il primo cittadino di Trebisacce ai vertici aziendali – si chiede di ottemperare con urgenza alla richiesta della Suprema Corte. Non vorremmo che il ritardo accumulato finora rappresentasse una ulteriore manovra dilatoria diretta a rallentare il pronunciamento del Consiglio di Stato».
Pino La Rocca