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Cerchiara, concorso letterario intitolato a don Vincenzo Barone. Una vita dedicata alla cultura e alla “calabresità”

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Don Vincenzo Barone

Un parroco, uno studioso, un intellettuale, un uomo di cultura. Questo era don Vincenzo Barone, a cui è stato intitolato un concorso letterario, promosso dall’associazione culturale Carnem Levare di Scalea. Don Barone, nato a Cerchiara il 18 gennaio 1921 e morto all’età di 92 anni, nutriva un amore viscerale per la sua terra d’origine, a cui ha dedicato una vita intera dopo aver trascorso circa dieci anni come parroco di Scalea. L’incontro di presentazione del concorso, rivolto agli studenti delle scuole calabresi di ogni ordine e grado, ma anche a tutti coloro che vorranno partecipare con opere edite ed inedite, si è tenuto lo scorso martedì 30 dicembre, presso il Centro servizi del Comune di Cerchiara. Obiettivo del “Premio don Vincenzo Barone” è quello di stimolare le espressioni artistiche e la creatività del territorio regionale, promuovendo opere a carattere narrativo, saggistico e teatrale, sia in italiano che in vernacolo. 

Locandina “Premio don Vincenzo Barone”

La manifestazione è stata pienamente sostenuta dal sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno, presente all’incontro con il presidente della “Carnem levare” Francesco Casella, il presidente della FITA della Provincia di Cosenza Antonio D’Amico, il regista Renato Pagliuso che ha presentato il suo film documentario sulle bande musicali in Calabria, all’interno del quale è inserita una parte di intervista a don Vincenzo Barone e alla sua passione per questa nobile arte e per la sua grande valenza socio-culturale e civica. Gli aspetti tecnico-organizzativi del concorso letterario sono stati approfonditi da Pio G. Sangiovanni, docente del Liceo scientifico “Pietro Metastasio” di Scalea, e da Carmelina Stummo, docente di lingue e studiosa di dialetti e tradizioni.

Particolarmente significativi gli interventi della nipote del sacerdote cerchiarese Mariagrazia Barone e di alcuni suoi ex parrocchiani e collaboratori, a cominciare dallo stesso sindaco Carlomagno, che hanno portato la loro testimonianza commossa, rivelando particolari inediti sulla vita e l’impegno di questa figura emblematica di sacerdote profondamente legato alla cultura calabrese. Cerchiara e Scalea unite, dunque, nella memoria viva di una figura che ha scritto pagine importanti della storia religiosa, civile e socio-culturale di questa terra.

Per le modalità di organizzazione e partecipazione al concorso: www.carnemlevare.blogspot.com.

Federica Grisolia

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