Rossano, morte del clochard polacco: i Verdi chiedono azioni per frenare l’emergenza abitativa
La morte alcuni giorni fa, a Rossano, di un senzatetto di nazionalità polacca, ha riacceso il dibattito sulle condizioni di vita di alcuni migranti che vivono nella zona della Sibaritide. A intervenire sul tema anche la federazione dei Verdi di Rossano che, in una nota, ha rimarcato il fatto che il decesso del clochard alla stazione ferroviaria «è una macchia che questa nostra città riuscirà difficilmente a cancellare. Segno e simbolo di una politica che non riesce ad arginare i fenomeni di esclusione sociale con le tragiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti».
I Verdi hanno sottolineato inoltre che «è abbastanza stridente il contrasto fra l’esaltazione del Natale locale come momento di conforto e socialità verso i più deboli e la cronaca che racconta vicende di gente che dorme in stazione e muore per assideramento. Sarebbe il caso, a nostro avviso, che chi di dovere inizi a pensare ad una riorganizzazione e laddove possibile a un potenziamento delle strutture e delle reti atte a gestire i fenomeni di povertà ed esclusione sociale. Ad iniziare dall’emergenza abitativa, che è veramente uno dei problemi maggiori. Non solo nella stazione – hanno concluso i rappresentanti del “Sole che ride” -, ma anche sotto i ponti dei torrenti locali o in baracche di fortuna trova riparo molta gente senza che nessuno riesca a trovare una soluzione. Con un centro storico che invece si spopola e che potrebbe fornire una valida alternativa a questo tipo di emergenza».
Pasqualino Bruno