E’ stato un 2014 intenso per il Corpo Forestale dello Stato, nel territorio della provincia di Cosenza. Il corpo ha fatto il punto delle attività svolte nell’anno appena trascorso, un impegno costante messo in pratica « attraverso gli uffici centrali e i 42 Comandi di Stazione presenti in Provincia che assicurano un presidio operativo per la prevenzione e repressione dei reati ambientali». Nel dettaglio, sono stati effettuati 23.216 controlli nel 2014 ( 20.649 nel 2013) che hanno riguardato nello specifico la tutela del territorio e le aggressioni che questo subisce quotidianamente.
«Particolare attenzione – hanno sottolineato dal Corpo Forestale – è stata rivolta alle aree protette, alla salvaguardia ambientale e del patrimonio forestale, con il contrasto ai furti nei boschi di proprietà demaniale e comunale, alla tutela della sicurezza agroalimentare, al benessere degli animali, nonché alla protezione della biodiversità che vede il Corpo Forestale importante punto di riferimento per i cittadini. In particolare sono state controllate 5474 persone e oltre 700 veicoli. 596 le notizie di reato trasmesse e 275 le persone deferite all’autorità giudiziaria, 97 i sequestri, 15 gli arresti effettuati sul territorio cosentino, 690 gli illeciti amministrativi accertati, 731 le persone sanzionate per un importo complessivo di oltre un milione di euro».
L’impegno maggiore, ovviamente, è stato profuso durante il periodo estivo, con gli uomini del Corpo Forestale impegnati nell’attività di prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi nonché nel coordinamento delle operazioni di spegnimento. A tal proposito, nel 2014 sono stati 251 gli incendi boschivi georeferenziati e perimetrati dal Corpo Forestale nella provincia di Cosenza, per una superficie boscata bruciata di 1180 ettari, che evidenzia rispetto al 2013 un aumento degli incendi ma una riduzione della superficie percorsa dal fuoco per ognuno di essi di circa il 20%.
Il Comandante provinciale del Corpo Forestale, Giuseppe Melfi, ha colto l’occasione per ringraziare «tutto il personale per l’opera svolta sul territorio e il Nucleo Investigativo per le importanti attività di indagini svolte e portate a termine brillantemente in questi mesi».
Pasqualino Bruno