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A Rossano e Corigliano rapine in serie agli automobilisti: “Intervenga il Prefetto”

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Foto di repertorio

E’ allarme, nell’area urbana Rossano-Corigliano, per la raffica di rapine effettuate ai danni degli automobilisti del territorio. Il fenomeno, infatti, si sta diffondendo in maniera massiccia nelle due città senza, tuttavia, trovare ostacoli o freni. A intervenire sul tema è il vice presidente del Consiglio comunale di Rossano, Lorenzo Antonelli, che si fa carico della preoccupazione dei cittadini, che ormai da più tempo stanno assistendo inermi al continuo ripetersi di questi furti, con le donne bersaglio preferito da parte dei ladri.

«I sindaci di Rossano Giuseppe Antoniotti e di Corigliano Giuseppe Geraci, sollecitino il Prefetto – ha dichiarato Antonelli – ad adoperarsi perché il Governo faccia sentire la propria presenza attraverso quella delle forze dell’ordine. È palese quanto condivisibile la preoccupazione dei cittadini, innanzitutto per la metodologia di questo furto violento ed improvviso e soprattutto perché questi fatti, ormai, accadono in qualsiasi ora del giorno. Si tratta di aggressioni imprevedibili – ha puntualizzato Antonelli – e capiamo che questo rende ancora più difficoltoso il lavoro delle forze dell’ordine, ma capiamo anche che gli organici, soprattutto quelli di polizia preposti alla tutela dell’ordine pubblico, sono numericamente inadeguati a controllare e perlustrare un territorio vastissimo e densamente abitato che solo per le città Rossano e Corigliano conta una popolazione di quasi 100mila abitanti, tra residenti e cittadini stranieri. Ecco perché – ha concluso il vice presidente del Consiglio comunale di Rossano, rinnovando il suo appello – bisogna concordare subito un tavolo operativo con il Prefetto di Cosenza, S.E. Gianfranco Tomao, per chiedere maggiore assistenza nel contrastare il verificarsi di queste situazioni che non rientrano nelle prerogative né nella gestione dei comuni. Le nostre forze dell’ordine fanno molto, ma di fronte a questi gesti di violenza serve ben altro».

Pasqualino Bruno

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