Castrovillari, operai Italcementi protestano contro cassa integrazione. L’azienda: “Misura indispensabile”
Lo stabilimento Italcementi di Castrovillari ancora al centro di tensioni. Alcuni lavoratori hanno protestato questa mattina (15 gennaio) davanti ai cancelli contro la decisione dell’azienda di porre in cassa integrazione 17 operai che erano in servizio quando, il 28 ottobre scorso, venne rinvenuta nella bacheca sindacale una pistola giocattolo e un biglietto con scritto “Attenti a qualcuno”. Una decisione da parte dell’azienda che Cgil e Cisl ritengono “discriminatoria”. La protesta si è conclusa quando il Prefetto di Cosenza ha convocato le parti (sindacati, azienda e lavoratori).
Netta la posizione dell’azienda, che attraverso una nota stampa, spiega punto per punto le decisioni intraprese e nega, con fermezza, che la cassa integrazione sia legata al ritrovamento della pistola giocattolo. «La sospensione dell’attività di cottura della cementeria di Castrovillari e la sua temporanea trasformazione in centro di macinazione si è resa necessaria dopo la forte contrazione registrata dal mercato del cemento. La cassa integrazione – precisa il cementificio – riguarda parte del personale ed è purtroppo una misura indispensabile al riassetto produttivo. Quanto alla vicenda del ritrovamento di un messaggio di minacce con una pistola giocattolo, risalente allo scorso ottobre, la società aveva prontamente segnalato i fatti alle competenti autorità. La dinamica dell’accadimento – conclude la nota – è tuttora oggetto di indagine da parte degli inquirenti e non è in alcun modo correlato all’organizzazione dello stabilimento e al ricorso alla cassa integrazione».
Federica Grisolia