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Saracena, sindaco contro Imu sui terreni agricoli di montagna

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Piano di Novacco (Comune di Saracena)

«LImu sui terreni agricoli dei comuni montani è una tassa iniqua, ingiustificata ed inapplicabile perché mancano i necessari riferimenti catastali». E’ quanto ha denunciato il primo cittadino di Saracena, Mario Albino Gagliardi, durante un incontro tenutosi lunedì (12 gennaio) a Roma, nella nuova aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati, tra 500 sindaci “di montagna” (di cui 5 calabresi), Governo e Parlamento, voluto dall’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, d’intesa con Anci, Uncem, Upi.

“Imu, Iva sul Pellet, Poste e servizi: azione necessaria per chi vive nelle Terre Alte”. Questo il nome dell’iniziativa durante la quale si è discusso di diverse problematiche che riguardano i paesi di montagna: il malcontento dei territori determinato dall’applicazione dell’Imu anche sui terreni agricoli dei comuni riparametrati sul criterio Istat dei 600 metri di altitudine; l’aumento dell’Iva sul pellet; la riduzione del servizio postale nei piccoli comuni e nelle aree marginali; la necessità di fronteggiare le emergenze legate alla messa in sicurezza delle strade nei mesi invernali (sgombero neve e spargimento sale sulle strade).

I lavori sono stati presieduti dal senatore Giovanni Piccoli, vicepresidente vicario dell’Intergruppo Montagna, introdotti dal deputato Roger De Menech, vicepresidente dell’Intergruppo, e conclusi da Enrico Borghi, presidente dell’Intergruppo, dal viceministro dell’agricoltura Andrea Orlando e dal ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.

Il sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi

«Un schiaffo da parte del Governo al prezioso patrimonio montano ed alle amministrazioni comunali di questi centri già costrette a fronteggiare difficoltà e disagi più gravi rispetto al resto dei comuni italiani». Così il sindaco di Saracena ha commentato l’attuale provvedimento che sottolinea le «difficoltà e il senso di sbandamento dei parlamentari del Partito Democratico costretti – secondo il primo cittadino – tra le legittime istanze dei territori ed il cosiddetto ritmo imposto dal premier Renzi, spesso causa di plateali iniziative che portano fuori strada il Governo. Il più delle volte – ironizza Gagliardi – sembra invece che il mezzo usato dal Governo sia sballato o senza autista o senza patente o senza occhiali, come nel caso di questa normativa».

Inoltre, il sindaco di Saracena ha contestato «i criteri per stabilire quale sia un comune effettivamente montano. Colpendo la montagna – ha detto – si colpisce la stessa tutela di tutto ciò che sta a valle, da Nord a Sud della Penisola, in primis in termini di dissesto idrogeologico».

 Federica Grisolia

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