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Trebisacce, i consigli dei Giovani Democratici all’Amministrazione Comunale

Trebisacce, i consigli dei Giovani Democratici all’Amministrazione Comunale
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trebiOpportunità lavorative, soprattutto per i giovani, attraverso la formazione di cooperative di lavoro; servizi sanitari “decenti” che siano in grado di garantire almeno l’emergenza-urgenza; difesa dei cittadini dalla micro-criminalità attraverso la video-sorveglianza; strutture sportive adeguate per il tempo libero e infine valorizzazione delle risorse territoriali attraverso la creazione di marcatori identitari. E’ questo il semi-decalogo che i Giovani Democratici hanno sottoposto all’attenzione degli amministratori in carica nel corso dell’incontro organizzato dopo aver sintetizzato le proposte emerse durante la “Settimana dell’Ascolto” promossa dai giovani Dem appunto per monitorare le esigenze più avvertite all’interno della società civile. Una “ricetta” in cinque punti, quella dei GD, che ha l’obiettivo di incoraggiare e contribuire quindi a rilanciare l’azione amministrativa dell’esecutivo guidato dal sindaco Mundo che ha superato da qualche mese il suo giro di boa.

All’incontro con l’esecutivo comunale della delegazione dei GD formata da Francesco Damiano, Gianluca Fioravanti e Francesco Chidichimo, oltre al sindaco Franco Mundo ed al vice-sindaco Andrea Petta, erano presenti il presidente del consiglio comunale Giampiero Regino ed il segretario del PD Pierfrancesco De Marco che ha sostenuto sin dall’inizio la creazione del gruppo dei GD proprio per incoraggiare il necessario protagonismo dei giovani. «Il futuro – hanno scritto i giovani Dem nella memoria consegnata agli amministratori – non è una parola astratta e vuota, ma l’insieme dei frammenti del presente che noi tutti creiamo con il nostro agire, con la nostra voglia di fare, con le nostre idee. Ecco perché abbiamo deciso di costituirci in gruppo per dare il nostro contributo concreto e propositivo alla crescita civile e culturale della nostra comunità». Un protagonismo, quello dei giovani, che fa ben sperare ma che, ovviamente, non può essere affidato solo alle istituzioni ma che deve adeguarsi alle frontiere del nuovo mercato del lavoro.

Pino La Rocca

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