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Rossano, caos al pronto soccorso: medico subisce minacce e accusa malore

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L’Ospedale Giannettasio di Rossano è sempre più nel caos, come l’intera sanità della sibaritide. Quando la rigidità economica confligge con i diritti essenziali dei cittadini ecco che si creano i presupposti per una disfatta totale in uno dei campi più delicati per la vita civile e sociale di un territorio, il diritto alla salute che, bilanci a parte, è tuttora costituzionalmente garantito. Il Pronto Soccorso del nosocomio rossanese è diventato oramai qualcosa di insostenibile, punto di ritrovo obbligatorio per un territorio enorme e per un numero di persone esageratamente alto rispetto alla reale portata della struttura. L’ultimo episodio è di pochi giorni fa, quando l’esasperazione della gente in attesa è montata ad un livello tale da portare ad un vero e proprio assalto di una turba inferocita di persone, turba che ha fatto irruzione nelle stanze da visita inveendo a gran voce contro il personale. Secondo quanto riportato dalle fonti il medico che in quel momento si trovava di guardia avrebbe accusato un malore a causa della situazione improponibile. La calma è stata poi riportata dall’intervento congiunto di Carabinieri e Polizia di Stato, quest’ultima intervenuta con il commissario e sei agenti.

Una situazione al collasso, dunque, con l’esasperazione degli utenti, costretti a lunghissime attese, che fa da contraltare all’esasperazione di chi nella struttura ci lavora e deve fronteggiare quotidianamente l’afflusso massiccio di gente che si reca in cerca di soccorso dalle più svariate zone dello jonio cosentino. Apprendiamo da fonti interne che c’è un forte disagio nel personale del Giannettasio alle prese con turni massacranti, ci dicono, che a volte toccano le dodici ore consecutive, senza ricambi adeguati e in condizioni lavorative spesso non ottimali. Cronache di ordinaria follia quelle sanitarie della zona, mentre preoccupanti voci di un ulteriore depauperamento dei servizi sanitari si rincorrono e parlano di un trasferimento a Castrovillari, meta ambita dai servizi locali a quanto pare, di ulteriori reparti dal Giannattasio di Rossano e dal Compagna di Corigliano. Come se già non fosse complicato vivere in queste condizioni. Tutto ciò mentre il famigerato ospedale unico, ventilato polo sanitario d’eccellenza, giace ancora in fase progettuale e ben lungi dall’essere ultimato nei tempi preannunciati trionfalmente da una certa politica. Mentre ai cittadini toccherà ancora sopportare file e disagi e si vedranno purtroppo ancora le scene da assalto alla diligenza nelle corsie del pronto soccorso.

Francesco Ratti

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