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Chiedono soldi per conto di associazioni, truffati commercianti nella Sibaritide

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Una vera e proprio truffa ai danni dei commercianti sembra essersi verificata, nei giorni scorsi, nel territorio della Sibaritide. Alcune persone, non ancora identificate, spacciandosi in nome delle organizzazioni Pro Loco o di altre sfere associative, hanno setacciato il territorio con il tentativo di vendita di spazi pubblicitari fittizi. In particolare, gli spazi sono stati venduti per poche decine di euro, con la falsa promessa che la ragione sociale dell’attività commerciale sarebbe apparsa su locandine, cartine, manifesti, brochure o materiale pubblicitario vario. Incassata la modica cifra in contanti, o  in alcuni casi a titolo di acconto (rilasciando ricevute fiscali fasulle con falsi contatti), i malfattori promettevano di ritornare, nei giorni seguenti, per la consegna di quanto ordinato e pagato. Ma, a distanza di tempo, dei falsi promoter nemmeno l’ombra, con  i commercianti che invano hanno telefonato ai numeri forniti dai truffatori.

A darne notizia e a lanciare l’allarme è il consigliere provinciale e coordinatore UNPLI Cosenza delle Pro Loco dell’area ionio cosentino, Federico Smurra. «Siamo molto rammaricati  – ha sottolineato Smurra – per la questione. E’ stata lesa la reputazione delle nostre organizzazioni no profit. Tengo a sottolineare che la Pro Loco Rossano “La Bizantina” da me rappresentata, e le altre rappresentate da altri colleghi sul territorio, attualmente non stanno chiedendo sponsorizzazioni, per nessuna cartina turistica, materiale pubblicitario o altro. In ogni caso le nostre associazioni sono dotate di siti internet e profili social in cui, in modo trasparente, si pubblicizzano le attività sociali e i contatti.  Siamo solidali – ha proseguito il presidente della Pro Loco rossanese – con i commercianti vittime della truffa e per tanto li invitiamo a denunciare l’accaduto e a diffidare d’ora in poi di personaggi simili, segnalandoli immediatamente alle forze dell’ordine. Nutriamo profondo rispetto per i commercianti dell’intero comprensorio e per tanto ci auguriamo che questi truffatori siano assicurati presto alla giustizia. In un momento di crisi come quello attuale – ha concluso Smurra – illudere i commercianti in buona fede, usando il nome di una organizzazione pulita, trasparente e no profit come le Pro Loco ci lascia  amareggiati».

Pasqualino Bruno

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