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In giro per il mondo con la famiglia in valigia. Lui è di Rossano e si porta a spasso moglie e figli

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Mollare tutto e provare a sentirsi un po’ come Phileas Fogg, il protagonista del giro del mondo in ottanta giorni. Con la differenza netta e marcata che il personaggio principale del romanzo di Jules Verne decise di circumnavigare il mondo per vincere una scommessa, mentre il rossanese Alessandro Gangemi e sua moglie Caterina hanno intrapreso questo viaggio con finalità diametralmente opposte, legate soprattutto a uno stile di vita che ti costringe ad andare sempre di corsa e che fagocita tutto: sentimenti e rapporti umani. Alessandro ha 38 anni e lavora al Cusb (Centro universitario sportivo Bologna), mentre Caterina, 39 anni è pedagogista in un asilo nido. Un amore nato ai tempi dell’Università nel capoluogo felsineo e quattro figli (Ines, Miranda, Vinicio e Martino) che scandiscono tempo e spazio della loro vita.

A dicembre 2013, il punto di rottura: scadono i loro rispettivi contratti di lavoro e decidono di riprendere in mano la loro esistenza. Con i soldi messi da parte e grazie all’aiuto dell’agenzia canadese Bootsnall hanno organizzato e pianificato il loro “Round the world ticket”, un biglietto aereo che consente di viaggiare per il mondo per una cifra che si aggira tra le 12 e le 13 mila euro.  Così, poco dopo la fine dell’estate, Alessandro, Caterina e i loro quattro bambini hanno lasciato Bologna e, con un budget di 30-40 mila euro, hanno scelto di far tappa in Grecia, Turchia, India, Giappone, Stati Uniti e Messico. Una decisione coraggiosa e per certi versi anche azzardata, ma pianificata in ogni minimo dettaglio. Come, ad esempio, l’istruzione dei bambini, che viene garantita attraverso la scuola parentale, ossia i membri della famiglia sono tutori e insegnanti dei propri figli, anche se si tratta di un metodo di istruzione poco gradito dai dirigenti scolastici del Bel Paese.

Alessandro e Caterina, nel frattempo, hanno aperto un blog (seinviaggio.wordpress.com) che rappresenta un diario di bordo dettagliato della loro affascinante avventura che terminerà nell’estate del 2015 e che modificherà, e non di poco, le loro vite. Al momento non è chiaro che percorso prenderà la loro esistenza dopo questo lungo viaggio, ma una cosa è certa, torneranno nella “loro” Bologna, perché, come scrive Caterina nel blog, «so per certo che comunque sempre ritorneremo».

Pasqualino Bruno

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