In tutte le scuole della Calabria, nella mattinata di martedì 27 gennaio, sono state organizzate una serie di iniziative, in cui non sono mancati momenti di confronto e di riflessione, per non dimenticare quanti hanno perso la vita nei campi di sterminio. Il 27 gennaio, come ogni anno, si celebra il “Giorno della Memoria,” istituito, in Italia, con la legge 211 del 20 luglio 2000. La Repubblica italiana, infatti, riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, per ricordare la Shoah (l’eccidio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia e la morte, ma anche coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” anche le scuole calabresi, di ogni ordine e grado, hanno promosso incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico, oltre ai deportati militari e politici italiani, nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel “nostro” Paese e in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere. Sono trascorsi 70 anni (27 gennaio 1945 – 27 gennaio 2015) dalla storica data in cui l’armata russa liberò i deportati all’interno del campo di concentramento di Auschwitz (Polonia) mettendo, così, la parola fine a tanto orrore. Una giornata, dunque, di studio e di riflessione, con testimonianze e letture di alcuni atti del tempo,al fine di ricordare quanti hanno perso la vita nei diversi campi di sterminio. Emozionante, infine, la cerimonia che ha avuto luogo a Ferramonti di Tarsia (Cosenza) dove diverse autorità e numerosi studenti si sono ritrovati per non dimenticare.
Antonio Le Fosse