Una cooperazione tra associazioni locali per riempire di contenuti culturali il castello aragonese di Castrovillari. E’ la proposta di Itineraria Brutti, affidataria della Regione Calabria dei servizi culturali del maniero della città del Pollino. L’affidamento avvenuto mediante un bando del Por Calabria Fesr 2007/2013, prenderà sostanza martedì quando il Comune consegerà i locali previsti all’associazione diretta dal dottor Paolo Gallo.
Itineraria Brutti, che risulta affidataria gestionale dei servizi culturali anche dei castelli di Morano, Oriolo, Rocca Imperiale; dei parchi archeologici di Sibari e Francavilla Marittima, per citarne alcuni, seguendo un consolidato spirito di collaborazione frutto anche di esperienze passate ha immediatamente ritenuto opportuno convocare tutte le associazioni di Castrovillari per proporre un accordo di rete teso a creare all’interno del castello un cartellone di iniziative capaci di innescare uno sviluppo sociale, culturale ed economico. All’incontro, tenutosi ieri (martedì) presso il Museo Archeologico nel Protoconvento Francescano, e di cui era a conoscenza anche il commissario straordinario della città, Massimo Mariani, hanno partecipato numerose associazioni (Itineraria Bruttii onlus, Gruppo Archeologico Pollino, Associazione Teatro della Sirena, Associazione Chimera, Accademia Pollineana, Associazione Italiana Cultura classica, Associazione Il Coscile, Fondazione Brettion, Associazione Cai Pollino, Associazione FAI Pollino) che hanno accolto di buon grado la proposta collaborativa riservandosi di ufficializzarla, proponendo sin dai prossimi giorni ognuna di loro qualche iniziativa per iniziare a plasmare l’agenda stagionale degli eventi.
Un accordo di rete dunque che si pone l’ambizioso obiettivo di riunire sotto un’unica bandiera tutte i sodalizi cittadini per una valorizzazione dei beni culturali di Castrovillari in generale e quindi anche del castello. Ovviamente tutti gli eventi dovranno essere autorizzati dal Comune. “L’intento – da come si legge anche nella bozza dell’accordo di cooperazione – è quello di dimostrare come i beni culturali possano costituire una vera e propria risorsa che, attraverso un’adeguata gestione integrata, possa fornire un significativo contributo allo sviluppo economico locale”. E ancora: “Le risorse necessarie per assicurare i Piani di Sviluppo dell’Accordo di Rete e la relativa attività promozionale, saranno determinate nei singoli accordi attuativi relativamente a ciascuna iniziativa”.
Vincenzo La Camera