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Castrovillari, randagismo. “Passione Animali” denuncia: «Il Comune è incapace di gestire il problema»

Castrovillari, randagismo. “Passione Animali” denuncia: «Il Comune è incapace di gestire il problema»
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Repertorio

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«Il Comune di Castrovillari è incapace di gestire il problema del randagismo e la città è piena di cani randagi nell’indifferenza di chi deve occuparsi della problematica». A denunciarlo il gruppo “Passione Animali” dell’associazione Solidarietà e Partecipazione, secondo cui sarebbe necessario un “Regolamento comunale di igiene pubblica e di tutela degli animali” e l’attivazione di un “Ufficio diritti degli animali” per risolvere un problema che, al contrario, viene affrontato – secondo “Passione Animali” – con «interventi sporadici e assurdi». «L’Ufficio Ambiente del Comune di Castrovillari che si occupa di randagismo – si legge in una nota – si è dimostrato del tutto inadeguato nell’effettuare interventi seri e concreti in materia (anagrafe canina, monitoraggio del territorio, sterilizzazioni, controlli, sanzioni)».

Inoltre, è sulla gestione del canile comunale che pone l’attenzione il gruppo “Passione Animali”. «Da quasi due anni – denuncia – non è assicurata l’apertura al pubblico per tutta la settimana. Tra i giorni di chiusura – da qualche settimana – il sabato pomeriggio, proprio il giorno in cui i volontari dell’associazione, dalle 15.30 alle 17, si recano per far “sgambettare” i cani ospitati nella struttura, così da mantenere vivo il rapporto di socializzazione per una eventuale adozione». Inoltre, al canile lavora un solo operatore che – si legge nella nota – non può garantire «tutte le incombenze che la struttura e i servizi collegati richiedono. In questo periodo di gestione diretta della struttura da parte del Comune i volontari di varie associazioni hanno sopperito alla mancanza di un altro operatore. Appare necessario – conclude “Passione Animali” – l’impiego di un altro operatore al fine di assicurare il rispetto degli animali ospitati e consentire una migliore fruibilità della stessa struttura».

Federica Grisolia

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