Cosenza, la Consulta degli studenti si oppone al contributo scolastico volontario
La consulta provinciale studentesca dice “no” al contributo scolastico “volontario”. Nel corso di una riunione che si è tenuta nella giornata di ieri (lunedì 10 febbraio ndr) presso il Liceo “Scorza” di Cosenza, la Consulta ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno che stigmatizza «i contributi volontari – hanno specificato gli studenti – che alcune scuole della provincia chiedono di pagare al momento dell’iscrizione». Tra i promotori del documento, lo studente Pierpaolo Mosaico, rappresentante in Consulta del Liceo Classico “G. Colosimo” di Corigliano ed esponente del Fronte della Gioventù Comunista.
«Il contributo scolastico “volontario” – ha spiegato Mosaico – ormai è una tassa mascherata, che molte scuole impongono a tutti gli effetti e che serve a sopperire ai tagli operati dai governi. Una spesa che si somma a quelle per i libri di testo e per i trasporti, creando un vero e proprio ostacolo economico nell’accesso all’istruzione. Tutto questo avviene mentre nella “Buona Scuola” di Renzi semplicemente non si fa cenno a questo problema, che è uno dei più urgenti della scuola italiana».
«Condannare il contributo scolastico – si legge nel passaggio finale del documento approvato dalla Consulta – significa schierarsi in difesa della scuola pubblica. La Consulta Provinciale Studentesca di Cosenza condanna il contributo scolastico, che in questi anni è stato la leva per imporre tagli sempre maggiori all’istruzione pubblica, mentre le famiglie si sostituivano progressivamente allo Stato nell’onere di finanziarla; chiede l’abolizione del contributo scolastico e di ogni forma di tassazione sugli studenti, ristabilendo il principio di gratuità dell’istruzione pubblica; chiede al Governo di coprire interamente i costi dell’istruzione pubblica tramite un piano pluriennale di rifinanziamento della scuola».
Pasqualino Bruno