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Oriolo, Tar accoglie ricorso della minoranza. In Giunta deve entrare per forza una donna

Oriolo, Tar accoglie ricorso della minoranza. In Giunta deve entrare per forza una donna
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orioloA Oriolo cattive notizie per l’Esecutivo guidato dal sindaco Giorgio Bonamassa. Il Tar della Calabria, infatti, nella giornata di oggi (giovedì 12 febbraio ndr) ha accolto il ricorso proposto da due cittadine del luogo (Maria Giuseppa Varlaro e Rosanna Blotta), supportate dal locale circolo PD e patrocinate dall’avvocato Pierfrancesco De Marco, in merito alla violazione del principio della parità di genere (le cosiddette “quote rosa”). La Giunta di Oriolo, infatti, fin dal suo insediamento, datato maggio 2014,  è composta da sole persone di genere maschile. A supportare l’attività del sindaco Bonamassa ci sono gli assessori Vincenzo Diego e Giorgio Pugliese. Adesso, però, è arrivato il verdetto del Tribunale Amministrativo che accoglie tutte le argomentazioni giuridiche sostenute dal difensore delle ricorrenti e annulla il decreto sindacale, azzerando, di fatto, la Giunta nell’attuale composizione. Soddisfatti, ovviamente, l’avvocato De Marco e Simona Colotta, segretaria del circolo cittadino del Pd e capogruppo di minoranza in consiglio comunale.

«Non è pensabile – ha affermato De Marco – escludere, come si è fatto a Oriolo, le donne dalla gestione amministrativa, né si può derogare al principio della parità distribuendo solo delle deleghe, come “contentino”».

«Con la sentenza del Tar – ha evidenziato invece Simona Colotta – è stata scritta una pagina importante per la partecipazione effettiva delle donne alla vita politica ed amministrativa. Abbiamo creduto fortemente in questa battaglia per la parità di genere e per il ripristino dei principi di legge e questa vittoria conferma che eravamo nel giusto».

In base a questa sentenza, il primo cittadino di Oriolo  dovrà rinunciare a uno dei due assessori attualmente in carica, e potrà scegliere il nome della nuova persona che entrerà a far parte della Giunta o dalle “quote rosa” presenti già in consiglio comunale oppure affidandosi a una componente esterna.

Dal canto suo, l’assessore Vincenzo Diego ha dichiarato che «accogliamo la sentenza del Tar con serenità, consapevoli di aver lavorato e di continuare a farlo nell’interesse dei cittadini, ottenendo già tutta una serie di risultati».  Al momento, inoltre, non è dato sapere se il comune di Oriolo ricorrerà, a sua volta, contro questa sentenza del Tar, appellandosi al Consiglio di Stato. Questa ipotesi, comunque, non è da scartare.

Pasqualino Bruno

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GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
9 anni fa

La parità di genere è un diritto,ma come tale bisogna guadagnarselo sul campo democratico del lavoro e professionale indipendentemente dal sesso.Non esiste più la distinzione di sesso.Il PD di Oriolo non se ne avveduto.