«Non è pensabile – ha affermato De Marco – escludere, come si è fatto a Oriolo, le donne dalla gestione amministrativa, né si può derogare al principio della parità distribuendo solo delle deleghe, come “contentino”».
«Con la sentenza del Tar – ha evidenziato invece Simona Colotta – è stata scritta una pagina importante per la partecipazione effettiva delle donne alla vita politica ed amministrativa. Abbiamo creduto fortemente in questa battaglia per la parità di genere e per il ripristino dei principi di legge e questa vittoria conferma che eravamo nel giusto».
In base a questa sentenza, il primo cittadino di Oriolo dovrà rinunciare a uno dei due assessori attualmente in carica, e potrà scegliere il nome della nuova persona che entrerà a far parte della Giunta o dalle “quote rosa” presenti già in consiglio comunale oppure affidandosi a una componente esterna.
Dal canto suo, l’assessore Vincenzo Diego ha dichiarato che «accogliamo la sentenza del Tar con serenità, consapevoli di aver lavorato e di continuare a farlo nell’interesse dei cittadini, ottenendo già tutta una serie di risultati». Al momento, inoltre, non è dato sapere se il comune di Oriolo ricorrerà, a sua volta, contro questa sentenza del Tar, appellandosi al Consiglio di Stato. Questa ipotesi, comunque, non è da scartare.
Pasqualino Bruno