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Oriolo, l’assessore Diego rassicura: “La vicenda quote rosa non rallenterà le nostre attività”

La sentenza pronunciata nella giornata di giovedì dal TAR della Calabria che, a seguito del ricorso presentato da due cittadine di Oriolo, è entrato nel merito annullando il Decreto di nomina degli assessori e azzerando praticamente la Giunta perché non ha rispettato la “parità di genere”, non sembra abbia provocato particolari drammi nell’esecutivo-Bonamassa che pare l’abbia assorbita con apparente disinvoltura, anche perché in ogni caso la sentenza non inficia l’esito elettorale. Per la cronaca va ricordato che il ricorso per il mancato rispetto delle “pari opportunità” era stato presentato dalle due cittadine Maria Giuseppa Varlaro e Rosanna Blotta con il sostegno del Circolo cittadino del PD. «Anche se ci meraviglia non poco – ha commentato il vice-sindaco Vincenzo Diego – il fatto che il Tar non abbia tenuto conto di un recente parere del Consiglio di Stato che contraddirebbe quanto sostenuto dal Tar di Catanzaro, non ci stracciamo le vesti, restiamo tranquilli al posto che ci ha assegnato l’elettorato e continuiamo ad operare concretamente per il bene del paese. Nei prossimi giorni – ha aggiunto il braccio destro del sindaco Bonamassa – faremo un’approfondita riflessione in seno al gruppo e ci determineremo sul da farsi. In ogni caso – ha concluso l’assessore Vincenzo Diego che non ha escluso l’ipotesi del ricorso al Consiglio di Stato – sarà il sindaco a decidere sul da farsi, fermo restando che nessuno potrà mettere in discussione il risultato delle urne».

Pino La Rocca  

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