Il suo nome era inserito nell’elenco dei 100 ricercati piu’ pericolosi d’Italia. E’ accusato di associazione mafiosa e per tre delitti commessi nella guerra di mafia che insanguino’ il cosentino tra il 1998 ed il 2001.
Presta è sospettato anche di essere il responsabile – nella qualità di mandante – della strage di una famiglia, all’origine della quale ci sarebbe l’uccisione di suo figlio, Domenico, 22 anni, ucciso il 17 gennaio 2011 a Spezzano Albanese da un commerciante, Aldo De Marco, al seguito di una lite per un parcheggio. Il fratello di Aldo, Gaetano, sua moglie e sua figlia -Rosellina e Barbara Indrieri, 45 anni e 26 anni- furono uccisi nei mesi successivi: le donne da un commando armato che fece irruzione in casa, a San Lorenzo del Vallo, sparando a raffica; Gaetano qualche settimana dopo, colpito per strada dai colpi di pistola esplosi da killer a bordo di una moto, in pieno centro a San Lorenzo, mentre alle 8 del mattino era sulla sua automobile.