I responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Castrovillari, mentre il prodotto ittico sequestrato, giudicato non idoneo al consumo umano dai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale intervenuti sul posto, è stato avviato alla distruzione.
La Guardia Costiera ricorda che «l’indiscriminato sfruttamento del novellame di sarda è da tempo vietato dalla normativa comunitaria e nazionale, in quanto impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione» e che «oltre alla pesca e alla commercializzazione del novellame, da qualunque parte provenga, è vietata anche la mera detenzione. Pertanto, anche il consumatore finale del “bianchetto” commette un reato».
Federica Grisolia