Mareggiate sulla costa jonica. Lungomare di Trebisacce sempre in balìa delle onde
Sotto la spinta del forte vento di scirocco il mare dalla notte scorsa è tornato a rumoreggiare e ad infierire su tutta la costa dell’Alto Jonio aggravando i guasti dell’erosione costiera e unendo altri danni a quelli già esistenti. Più grave la situazione a Trebisacce dove, a differenza di altri comuni come Montegiordano, Roseto e anche Amendolara, dove sono stati eseguiti una serie di interventi in difesa della costa, non è stato fatto niente, nonostante ci siano finanziamenti già stanziati, cosicchè ogni volta le mareggiate hanno campo libero e continuano a devastare il lungomare, lato-sud, (nella foto) dove le onde hanno portato via la strada, parte dei giardinetti e parte del Parco-Giochi.
In assenza di un ricovero in mare, di cui per la verità ormai non si parla più, i pescatori del luogo, che come i Malavoglia conoscono bene le abitudini del mare, giocano d’anticipo e alzano gli ormeggi tirando le barche e le reti sulla carreggiata. Mettono così in salvo gli arnesi del mestieri lasciando il resto alla furia del mare che questa volta è stato meno violento del solito: in assenza di qualsivoglia opera di difesa, le onde hanno messo a soqquadro la spiaggia, hanno invaso di sabbia e pietrame la piazzetta di Viale dei Saraceni ma non ha provocato particolari danni agli impianti turistici ed alle abitazioni che insistono sul lungomare. Ma ogni volta sia gli operatori turistici che gli abitanti del lungomare devono fare gli scongiuri e affidarsi a Nettuno che, secondo la mitologia greco-romana, era il dio del mare.
Pino La Rocca