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Oriolo, contrada “Santa Marina” isolata. In attesa della Provincia, la Basilicata tende la mano

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Si è tenuto sulla Strada Provinciale S.P. 156, che collega Oriolo con San Giorgio Lucano, il sopralluogo dei tecnici della Protezione Civile Regionale calabrese per la valutazione del problema e per la fornitura dei servizi di base ai cittadini. L’incontro è avvenuto con i residenti in contrada Santa Marina (circa 70 persone) e l’amministrazione comunale di Oriolo (rappresentata dal vicesindaco Vincenzo Diego, Nicola Pugliese, Vincenzo Brancaccio e Alfredo Acciardi).  “Nonostante l’assenza dei responsabili della Provincia di Cosenza”, come lamentano i residenti, i tecnici della Protezione Civile regionale hanno documentato la situazione critica della contrada, (tuttora chiusa con un’ordinanza al km 0+200) e pertanto inaccessibile sul versante calabrese. Unico sbocco resta a tutt’oggi quello lucano, (sempre sulla S.P. 156) verso San Giorgio Lucano (Mt).

Il giro dei tecnici, inviati dal Capo della Protezione Civile calabrese Ernesto Forte, è proseguito anche nei pressi del centro abitato di Oriolo e in altre zone interessate da smottamenti, tra cui le ormai note contrada Sparto e Cappuccini e nel centro storico, dove sono stati segnalati anche danni ad alcuni tetti. La preoccupazione più forte tra i residenti, allo stato attuale, è che alle parole di questi giorni non facciano seguito gli interventi tanto agognati. La strada è ancora chiusa, la contrada è in ginocchio, le attività sono a rischio chiusura causa assenza di approvvigionamenti e, cosa ancor più grave, i tempi di percorrenza di un’ambulanza da Oriolo a Santa Marina sarebbero di circa due ore, anziché di quindici minuti come normalmente accade quanto la strada è percorribile. La contrada, lo ricordiamo, è abitata anche da bambini e soprattutto da anziani. Oltre alla Protezione civile calabrese, disponibilità anche dal Dipartimento Regionale Lucano della Protezione Civile, disposto ad intervenire in caso di emergenza con le unità di Senise (Pz), San Paolo (Pz) e Colobraro (Mt). Oltre al 118 di San Costantino (Pz). Questa solidarietà dei cugini lucani rispolvera in non pochi cittadini quei sentimenti di appartenenza storica, linguistica e culturale con i “vicini di casa”, tanto da riprendere discorsi secessionisti di passaggio dell’Alto Jonio in Basilicata.

Restando chiusa la S.P. 156 è a dir poco assurdo il giro che i residenti devono percorrere per raggiungere Oriolo: quarantadue chilometri di strade lucane interne passando per Cersosimo (Pz) o, peggio ancora, ben ottanta chilometri di superstrada: la “Sinnica” che conduce a Policoro (Mt), per poi procedere per Nova Siri (Mt), Rocca Imperiale (Cs), Montegiordano (Cs) e Roseto Capo Spulico (Cs), prima di raggiungere Oriolo.

La redazione

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