“Il dito grosso del piede destro” di San Francesco di Paola, da alcuni anni è considerato venerabile. Infatti il 9 maggio del 2008 giunse ad Oriolo da Roma (come riportato anche da un articolo su Paese24 Magazine di maggio 2013 a firma di Vincenzo Diego) la lettera recante la firma di padre Ottavio Laino, postulatore generale dell’Ordine dei Minimi, presso la Sacra Congregazione della Causa dei Santi. Nella lettera il padre si congratulava con il parroco don Nicola De Luca e con tutti gli oriolesi e la missiva venne letta in chiesa tra la commozione dei fedeli. Una preziosa docmentazione sulla reliquia (nella foto a destra) venne raccolta, per essere spedita a Roma, dal professore e storico Vincenzo Toscani, e contribuì al parere favorevole per la venerabilità. Dopo la morte, nel 1562 la tomba del santo venne forzata per incendiare il suo corpo. Da quelle ceneri emerse l’alluce che oggi è conservato ad Oriolo (nella foto sopra la festa in onore del santo, ogni anno ad aprile), pronto per diventare vera testimonianza di fede e accogliere pellegrini da ogni parte d’Italia e non solo.
Vincenzo La Camera